Venerdì, 05 Ottobre 2012 - 02:00 Comunicato 3020

Lunedì 8 ottobre l'inaugurazione dell'intervento coordinato da Itea Spa in collaborazione con i tecnici della Sovrintendenza per i Beni Architettonici e Storico artistici
IL RESTAURO DELLA DIMORA STORICA EX "CASA FONTANA" A VILLA DI SAONE

Vicino a Tione di Trento sorge il piccolo centro abitato di Saone a sua volta costituito da tre nuclei: uno di questi è località Villa, un antico borgo di lunga datazione storica. E proprio qui, in via Italo Balbo 6, è localizzata la dimora storica, meglio conosciuta con il nome di ex "Casa Fontana", al centro di un complesso e articolato intervento di restauro coordinato da Itea Spa in collaborazione con i tecnici della Sovrintendenza per i Beni Architettonici e Storico artistici della Provincia autonoma di Trento. Il progetto ha previsto il recupero dell'intero volume, in gran parte ad uso residenziale, destinando il piano rialzato e il seminterrato ad uso pubblico. Il complesso ricavato è frutto di un lungo e laborioso intervento di restauro, iniziato nel settembre del 2007 e appena concluso. Ricavati dall'opera edilizia 7 alloggi con superfici che variano dai 62,72 mq ai 112,78 mq, con relative cantine, e sette locali al piano terra destinati ad uso pubblico: l'inaugurazione è l'8 ottobre alle 11.-

Si tratta di un edificio con struttura portante in muratura, soffitti in parte ad avvolto ed in parte in legno, tetto a capanna in legno con falda "alla slava", che presenta elementi tali da configurarsi come un'antica dimora di rilevante interesse storico artistico. L'intervento ha permesso la realizzazione di 7 alloggi distribuiti ai piani rialzato, primo e secondo, alcuni di essi prolungantisi nel sottotetto (alloggi duplex), mentre nei piani avvoltati del seminterrato e del rialzato sono stati ricavati sette locali che hanno già ricevuto destinazione "ad uso pubblico", che si avvalgono di ingressi resi accessibili alle persone con limitate capacità motorie per mezzo di apposite rampe di accesso e di alcuni posti auto esterni comunali.
L'inaugurazione si terrà lunedì 8 ottobre, ad ore 11 alla presenza della presidente Itea Aida Ruffini con i referenti del Settore tecnico della Società, l'assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi, il sindaco di Tione di Trento Mattia Gottardi, il presidente della Comunità di valle delle Giudicarie Patrizia Ballardini.
Il progetto ha previsto il recupero dell'intero volume, in gran parte ad uso residenziale, destinando alcune parti ad uso pubblico. All'interno, le modifiche più rilevanti riguardano la parte alta dell'edificio (primo e secondo piano sottotetto). Le murature portanti e gli avvolti sono stati consolidati ed al primo ed al secondo livello sottotetto i solai sono stati ricostruiti in travi di legno. Un intervento rilevante è rappresentato dalla nuova scala con i relativi ballatoi che ne completano la funzione.

La storia
Tornando alle numerose tracce storiche che ricostruiscono il passato dell'antica dimora, che affonda le proprie radici nel XVI secolo, possiamo dire che essa è stata adibita nel XX secolo a Caseificio e negozio della locale Famiglia Cooperativa e precedentemente – da una lettura delle fonti documentarie risalenti al 1909 – non si esclude un'attività di Fucina. Va detto, inoltre, che la memoria storica del paese ricorda una denominazione dell'edifico come "Casa Fontana" dal nome di un'antica famiglia di notai attiva agli inizi del XV secolo che pur estintasi di fatto nel corso del XVII secolo, diede successivamente origine, per via di matrimonio, ai Buffi –Fontana. Si venivano così ad incontrare due casate di Saone, note all'epoca come notai, dottori e sacerdoti, famiglie colte e benestanti che sicuramente possedevano residenze di un certo prestigio, tra le quali può rientrare anche la casa di cui parliamo.
Da un'analisi e descrizione dei ritrovamenti pittorici – quasi tutti affiorati nei locali al piano rialzato - si rileva un apparato decorativo consistente ed eterogeneo che interessa in particolare gli ambienti della parte sud-est dell'edificio. Tra le tracce di affreschi parzialmente emersi dal lavoro restaurativo, sono da menzionare i soggetti della Madonna con bambino, un affresco votivo con l'incoronazione della Vergine, scene di Santi spesso invocati come protettori contro malattie e guerre, elementi geometrici e simbolici e figure di paesaggi ed edifici (es. torri con l'orologio).
Direzione lavori: l'incarico è stato svolto dall'arch. Sergio Santoni del Settore Tecnico Itea Spa, coadiuvato, in qualità di assistente operativo dal geometra Fabio Dorigoni. La progettazione, preliminare, definitiva ed esecutiva è stata affidata all'architetto Fabio Odorizzi di Riva del Garda e l'esecuzione dei lavori principali è stata affidata all'impresa Azzolini Costruzioni Generali Spa, mentre i lavori specialistici di restauro, sono stati affidati alla ditta Nerobutto Tiziano e Francesco. (an)
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