Giovedì, 28 Marzo 2013 - 02:00 Comunicato 837

Approvato in via definitiva dalla Giunta uno strumento per gestire gli inerti provenienti dalle attività di costruzione
IL PIANO STRALCIO PER I RIFIUTI INERTI NON PERICOLOSI

Dopo l'adozione preliminare dello scorso novembre, oggi la Giunta provinciale, su indicazione del presidente Alberto Pacher, ha approvato in via definitiva il Piano stralcio per la gestione dei rifiuti speciali inerti non pericolosi, provenienti dalle attività di costruzione e demolizione. Si tratta di un importante strumento per la gestione del ciclo degli inerti, un gruppo di rifiuti speciali non pericolosi ma di rilevante quantità. In Trentino, infatti, gli inerti corrispondono a poco meno del 50% dei rifiuti non pericolosi, mentre le imprese che svolgono attività di recupero di questi materiali sul territorio provinciale sono oltre 60.-

Il Piano stralcio delinea un sistema integrato di gestione dei rifiuti da attività di costruzione e demolizione (C&D), privilegiando in via prioritaria le politiche di recupero e riqualificazione dei materiali inerti in grado di condurre ad una maggiore tutela del territorio e dell'ambiente, riducendo le attività di estrazione a monte e il conferimento in discarica a valle. In provincia di Trento la gestione dei rifiuti derivanti da attività di demolizione è prossima al milione e mezzo di tonnellate; le modalità di gestione del rifiuto contemplano le attività di recupero e le attività di smaltimento. Il recupero rappresenta un passaggio intermedio nell'utilizzo di una risorsa naturale che, nel corso del tempo, subisce dei trattamenti per essere nuovamente riutilizzata. Lo smaltimento, invece, rappresenta l'anello conclusivo e residuale del ciclo di vita di una risorsa. La gestione dei rifiuti vede un tendenziale aumento dell'attività di trattamento e recupero, con un tasso di recupero del 73 % nel periodo esaminato. La quota dominante dei materiali riciclati, circa 80%, è utilizzata nelle opere di costruzione edile e stradale per la realizzazione di riempimenti, rilevati e sottofondi. Modesta, meno del 10%, è invece la quantità di materiali utilizzati per altri prodotti (ad esempio calcestruzzi e conglomerati bituminosi). Dal punto di vista qualitativo, i dati rilevati, elaborati ed esposti evidenziano la limitata produzione di materiali con elevate prestazioni tecniche e maggiore valore economico. Sui dati del sistema produttivo è stato aperto un confronto che ha visto coinvolti i Dipartimenti provinciali interessati, il Consorzio Estrattivo Trentino, Confindustria Trento, l'Associazione Artigiani e Piccole Imprese della provincia di Trento, la Federazione della Cooperazione e il Comitato Interprofessionale e che ha portato all'elaborazione, in via preliminare alle misure di piano, delle linee guida e delle norme tecniche per la produzione e l'impiego dei riciclati inerti nelle costruzioni di opere. Il Piano stralcio contiene l'indicazione degli interventi di demolizione selettiva delle costruzioni al fine della riduzione della quantità dei rifiuti prodotti e del miglioramento della qualità dei rifiuti per ottenere materiale riciclato con caratteristiche tecniche e ambientali idonee per gli utilizzi, così come definiti dalle norme tecniche sui riciclati. Aspetto fondamentale ricopre il controllo dei flussi di materiale al fine di garantire la qualità dei prodotti riciclati e condurre alla misurazione del tasso di riciclo di ogni singola opera civile. I campi d'intervento del Piano riguardano inoltre la questione impiantistica sotto il profilo tecnologico e ambientale; in particolare si richiama l'applicazione delle linee guida sulla corretta gestione degli impianti per la produzione dei materiali riciclati e vengono formulati i criteri di individuazione delle aree idonee o non idonee per la localizzazione di questa tipologia di impianti. Per quanto riguarda invece le discariche d'inerti, alla luce degli obiettivi di elevato recupero e qualificazione dei materiali riciclati e della conseguente riduzione delle quantità di rifiuti da conferire allo smaltimento finale, non sono previste nuove discariche a livello provinciale superiori a 300.000 metri cubi. Le discariche per inerti esistenti rivestono quindi un significato strategico e per tale motivo si tracciano gli indirizzi per l'aggiornamento, da parte delle Comunità di Valle, della pianificazione di loro competenza. (at) -