Giovedì, 08 Novembre 2012 - 02:00 Comunicato 3457

Il 15 novembre oltre 5 mila consorziati al voto per eleggere il Consiglio di amministrazione
IL NUOVO CONSORZIO TRENTINO DI BONIFICA: DALLO SVILUPPO AGRICOLO ALLA SICUREZZA DEL TERRITORIO

Dopo un lungo periodo di commissariamento, il 15 novembre prossimo si terranno le elezioni per il primo Consiglio di amministrazione del nuovo Consorzio Trentino di Bonifica alle quali seguirà l'elezione del presidente.
Si tratta di un passaggio fondamentale nella vita del Consorzio, sia per i processi democratici e partecipativi che legano la comunità al proprio ambiente, sia per le tematiche relative alla sicurezza e alla protezione civile del territorio trentino, in particolare per quanto riguarda le inondazioni dei campi, ma anche quelle del territorio urbanizzato, a seguito di forti piogge. Tra una settimana saranno pertanto chiamati alle urne i 5.048 consorziati che compongono l'Assemblea dell'ente. Un appuntamento sul quale hanno richiamato stamane l'attenzione, in una conferenza stampa presso la Provincia, l'assessore all'agricoltura Tiziano Mellarini, il commissario straordinario del CTB Alfonso Bonincontro ed il direttore del Consorzio Claudio Geat. "Mi auguro che il 15 novembre vi sia una alta partecipazione al voto" è l'auspicio di Mellarini, che ha ringraziato del lavoro svolto in questi anni il commissario Bonincontro e chi lo ha preceduto nel lungo e faticoso percorso che ha portato al consorzio unico.-

Parlare del Consorzio Trentino di Bonifica - un ente forse poco conosciuto alla generalità dei cittadini ma di grande importanza per il ruolo che svolge - significa parlare di un ente che si occupa dello sviluppo dell'agricoltura lungo la valle dell'Adige ma che, nel corso del tempo, ha assunto un'importante funzione, ora preponderante, nel campo della protezione civile e della sicurezza dei cittadini. Basterebbe dire, a questo proposito, che se non ci fossero le idrovore del Consorzio Trentino di Bonifica, vaste zone coltivate della Valle dell'Adige, ma anche porzioni dei centri abitati, finirebbero sott'acqua ad ogni pioggia importante.
Ad iniziare dalla fine del 1800 e per tutto il XX secolo, il Consorzio ha operato per la messa in sicurezza e la bonifica dei terreni, un tempo resi paludosi dalle periodiche esondazioni dell'Adige e di alcuni suoi affluenti. A queste funzioni, che sono alla base del processo di modernizzazione dell'agricoltura trentina, sono seguite altre attività di rilevanza pubblica che puntano alla protezione civile da una parte e alla salvaguardia dell'ambiente dall'altra. Tutto questo in conseguenza della grande espansione urbanistica avvenuta negli ultimi decenni nel fondovalle e nella città di Trento in particolare.
"Se confrontata con l'estensione di tutta la provincia - fa notare Alfonso Bonincontro, ultimo commissario del Consorzio - la superficie consorziale, che si estende lungo l'Adige da San Michele a Borgo Sacco, è molto esigua essendo pari all'1,72% del totale del territorio, ma i cittadini che vivono in questo perimetro sono oltre 203 mila, pari a circa il 40% (39,16%) della popolazione trentina. Questo significa che il Consorzio, per le funzioni di sicurezza e salvaguardia del territorio, assume la responsabilità di rappresentare indirettamente una parte molto consistente della società trentina, nonché di terreni, strutture ed edifici di derivazione urbana considerati strategici per la vita della comunità".
Per questo gli interventi di manutenzione portati avanti dal Consorzio sono considerati di rilevanza pubblica e beneficiano in parte di un finanziamento provinciale, mentre la parte restante viene coperta dagli stessi consorziati secondo una quota ripartita in base a criteri di equità e di beneficio calcolata sulla base del "Piano di classifica" approvato dalla Giunta provinciale di Trento. La rilevanza pubblica del Consorzio viene del resto confermata dal fatto che la Provincia autonoma di Trento detiene la proprietà della rete dei canali di bonifica e delle strutture ad essa collegate, finanziandone per intero la realizzazione. "Nel prossimo triennio - ha reso noto il direttore del CTB, Claudio Geat - le nuove opere previste dal Piano di bonifica, ad iniziare dalla nuova stazione idrovora di Nave San Rocco, prevedono un impegno pari a 8 milioni di euro".
Complessivamente l'ente opera su un territorio di 10.662 ettari di territorio dei quali circa 7.000 sono collocati in valle dell'Adige e gli altri fra i comuni di Mori, Darzo e Lodrone. In totale il Consorzio cura la gestione e la manutenzione di circa 30 km di strade interpoderali, di circa 170 km di canali, con 26 stazioni idrovore e 4 impianti irrigui.
Il CTB è l'unico Consorzio di questo tipo operante in provincia di Trento ed è il risultato della recente (2009) unificazione delle tre realtà precedenti - il Consorzio Atesino, il Consorzio Fersinale e il Consorzio della Piana Rotaliana - a cui si è arrivati grazie alla legge provinciale 9/2007, una legge alla quale ha fatto riferimento la stessa normativa nazionale in materia.

Il voto, espressione di democrazia e responsabilità
Dopo un lungo periodo di commissariamento il 15 novembre prossimo si terranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione del Consorzio alle quali seguirà l'elezione del nuovo presidente. Data la rilevanza pubblica delle attività del Consorzio è evidente che questo appuntamento elettorale rappresenta un evento della massima importanza sia per i processi democratici e partecipativi che legano la comunità al loro ambiente, sia per le tematiche relative alla sicurezza e alla protezione civile del territorio trentino.
Il 15 novembre saranno pertanto chiamati alle urne, presso 12 seggi comunali, i 5.048 consorziati che compongono l'Assemblea dell'ente. Questo organismo è composto da due Sezioni.

Sezione 1:
comprende i proprietari di immobili (terreni e fabbricati) agricoli ed extragricoli

Agricoli: si dividono in due fasce corrispondente ai piccoli e ai grandi proprietari
Agricoli 1: 2.329
Agricoli 2: 824

Extragricoli: sono i consorziati che possiedono la maggior parte della proprietà in ambito urbano
Urbani: 1.895

Sezione 2:
comprende i legali rappresentanti dei Comuni ricadenti anche in parte nel perimetro del Consorzio

Il nuovo Consiglio di amministrazione
Il territorio gestito dal Consorzio è stato suddiviso in quattro Collegi elettorali che a loro volta accorpati vanno a comporre il Bacino Nord e il Bacino Sud.
Il nuovo Consiglio di amministrazione sarà pertanto formato da 13 componenti:

9 Consiglieri vengono eletti nella Sezione 1:
· 4 del comparto agricolo nel Bacino Nord
· 4 del comparto agricolo nel Bacino Sud
· 1 consigliere per il comparto urbano

3 Consiglieri eletti nella Sezione 2:
· Rappresentano i Comuni di entrambi i Bacini

1 Consigliere di nomina provinciale

Nelle settimane successive al 15 novembre il nuovo CdA nominerà il presidente, completando in questo modo l'opera di rinnovamento ed avviando una nuova fase di impegno e realizzazione di nuovi progetti in favore di un'agricoltura moderna e di qualità e di un territorio sicuro per tutti.

In allegato intervista audio assessore Tiziano Mellarini -