Martedì, 29 Maggio 2012 - 02:00 Comunicato 1467

L'assessore Panizza ha firmato a Milano il protocollo UNESCO per i siti preistorici dell'arco alpino
IL MUSEO DI FIAVE' È LA PUNTA DI DIAMANTE DELLA RETE TRENTINA DELLE AREE ARCHEOLOGICHE

A poche settimane dalla sua apertura, il Museo delle Palafitte di Fiavé sta registrando un successo di visitatori ben al di là delle più rosee aspettative, che coinvolge la popolazione locale, i turisti, gli esperti, gli appassionati e le scuole in visita di istruzione. "Siamo molto soddisfatti – sottolinea l'assessore provinciale alla cultura Franco Panizza, – dell'accoglienza che è stata riservata a questo nuovo museo, che contribuisce a rendere ancor più appetibile e preziosa la rete delle emergenze archeologiche che stiamo realizzando sul nostro territorio, in cui sono compresi anche la nuova struttura museale per le palafitte di Molina di Ledro attualmente in fase di riallestimento, la Tridentum romana, il Museo Retico di Sanzeno, le collezioni del Museo civico di Rovereto e un insieme di parchi archeologici distribuiti equamente sull'intero territorio provinciale".-

Il successo che sta avendo il Museo di Fiavé col suo sito archeologico, a cui si aggiungerà il rinnovato Museo di Molina di Ledro, ha ulteriormente motivato la presenza dell'assessore Panizza a Milano lo scorso venerdì 25 maggio per la firma del protocollo di intesa dei "Siti palafitticoli preistorici dell'arco alpino" presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia. Panizza era accompagnato dal soprintendente per i beni librari, archivistici e archeologici Livio Cristofolini, dal sindaco di Fiavé Nicoletta Aloisi e da quello di Ledro Alessandro Fedrigotti.
Con la firma di venerdì si è concluso il lungo iter per iscrivere 111 siti europei ai Beni mondiali dell'umanità sotto l'egida UNESCO. Gli Stati coinvolti sono l'Italia, la Slovenia, la Francia, la Germania, l'Austria e la Svizzera che ha coordinato e promosso la candidatura fin dal 2004. Da un primo censimento di ben 937 villaggi palafitticoli si è passati ad una severa scrematura per arrivare a 111 che fanno parte di un sito seriale che copre un arco temporale molto ampio, che dal Neolitico giunge sino all'età del Ferro (da 5.000 a 500 a.C.). Per l'Italia sono 19 e sono suddivisi tra Trentino Alto Adige con Ledro e Fiavè, Lombardia con 10 siti, Piemonte con 2, Veneto con 4 e Friuli Venezia Giulia con 1.
A livello nazionale si tratta del 47' sito posto sotto la tutela UNESCO e, a parte Roma e Monte S. Giorgio, la particolarità sta proprio nell'essere un sito seriale transnazionale: questo significa che il sito va preso nella sua globalità e nel suo essere internazionale. Infatti non sarà facile coordinare il gruppo di lavoro che dovrà occuparsi di elaborare il piano di gestione e di monitoraggio che dovrà avere tra le principali finalità il mantenere nel tempo l'integrità dei valori che hanno consentito l'iscrizione nel sito UNESCO, sostenere le azioni di tutela e conservazione e favorire un processo locale condiviso per una adeguata valorizzazione delle risorse del territorio.
La Soprintendente della Lombardia Poggiani Keller, rappresentante italiana nel gruppo di lavoro, ha annunciato che sono in gestazione tre grandi mostre sulle palafitte, una delle quali troverà adeguata cornice nel prestigioso Castello del Buonconsiglio, probabilmente nel 2015. Grande soddisfazione per la firma è stata espressa dall'assessore provinciale alla cultura Franco Panizza: "A Milano abbiamo compiuto un passo in avanti verso la valorizzazione culturale, ma anche turistica di un patrimonio archeologico che è parte fondante di un'identità territoriale già forte e molto conosciuta. Vogliamo che l'archeologia diventi per il Trentino volano di ricerche e di sviluppo". -