
La domanda di trasparenza nell'utilizzo delle risorse è oggi più che mai elemento critico nei confronti del sistema pubblico, alla luce della crisi economica che implica una sempre più attenta gestione degli investimenti e una concreta evidenza degli impatti complessivi, anche dal punto di vista sociale, che le iniziative messe in campo comportano. Questo il focus dell'incontro tenutosi a Milano nel corso del Salone della Responsabilità sociale d'impresa, dove Informatica Trentina ha dato evidenza degli indicatori concreti messi in campo per misurare gli impatti dei progetti realizzati. "La nostra è una mission poliedrica – ha detto Clara Fresca Fantoni, direttore generale di Informatica Trentina aprendo il suo intervento – e quindi difficile da misurare. Abbiamo quindi da anni intrapreso un percorso di valutazione concentrandoci su quello che per noi è l'obiettivo comune a tutte le nostre iniziative: ovvero la digitalizzazione e l'innovazione del sistema pubblico trentino". All'interno del programma di miglioramento della pubblica amministrazione locale, quindi, sono stati individuati una serie di indicatori in grado di misurare l'efficienza delle attività ICT promosse: la produttività, con una revisione delle procedure per rendere più efficace il passaggio alla digitalizzazione; la semplificazione amministrativa, per rendere l'operare pubblico più trasparente e tempestivo; i tempi di risposta effettivi alle richieste dei cittadini. Ma affinché la trasparenza diventi un concreto elemento di valore sociale, sono stati fatti dei passi ulteriori. "Abbiamo implementato le procedure in modo tale che i cittadini possano in ogni momento interagire con la pubblica amministrazione e verificare, ad esempio, l'iter della propria pratica – ha precisato Clara Fresca Fantoni – o ancora abbiamo promosso un processo di apertura dei dati pubblici dedicando particolare attenzione al metadato, per facilitare la lettura del vero significato del dato e promuovere quindi un utilizzo di questi data da parte delle imprese verso la creazione di nuovi business. O ancora, stiamo utilizzando i media civici per stimolare una partecipazione collettiva ai processi di programmazione della pubblica amministrazione, per meglio orientare l'azione amministrativa". Il tutto a fianco degli stakeholder coinvolti, in primis la Provincia autonoma di Trento, per condividere insieme priorità e azioni da intraprendere. Ma la vera novità è quella rappresentata dal ritorno sociale dell'investimento. "Avendo consolidato il processo di raccolta dei dati e misura delle iniziative promosse – ha concluso la Fantoni – abbiamo ora avviato un progetto pilota per misurare il vero impatto sociale delle nostre attività, quello in grado di dare concreta evidenza di come un progetto ICT di ammodernamento dei sistema pubblico possa migliorare la qualità della vita. Solo così sarà possibile individuare al meglio i futuri investimenti e dimostrare come questi generano un concreto benessere sociale". Il progetto pilota, selezionato con la Provincia autonoma di Trento, è quello della fatturazione elettronica. Grazie al confronto con gli stakeholder, sono stati individuati i possibili ambiti per misurare le ricadute in termini di benessere sociale: dalla trasparenza del processo alla tempestività del pagamento, che aumenta la disponibilità di liquidità sul territorio; dalla qualificazione del personale, che può dedicarsi ad attività a maggiore valore aggiunto, alla riduzione di utilizzo di carta, con innegabili benefici sull'ambiente in cui viviamo. -