Lunedì, 23 Marzo 2015 - 02:00 Comunicato 675

La Giunta ha approvato il 2' avviso per la sperimentazione dello standard Family Audit su base nazionale
IL MARCHIO "FAMILY AUDIT" A 50 ORGANIZZAZIONI ITALIANE: FIRMATO IL 2' BANDO NAZIONALE

Oggi la Giunta ha approvato il secondo Bando nazionale a favore di 50 organizzazioni pubbliche o private che intendono attivare il percorso di certificazione Family Audit. Un traguardo che apre ulteriori importanti scenari e prospettive di diffusione del marchio in Italia ad altre imprese o enti interessati a sperimentare politiche certificabili per la conciliazione vita-lavoro. I risultati in termini di miglioramento del clima aziendale, riduzione dei costi del personale (es. minor assenteismo, diminuzione richieste di permessi e giornate di malattia) e maggior fidelizzazione dei dipendenti sono tangibili nelle 121 organizzazioni che hanno già ottenuto la certificazione o sono in corso di acquisizione del marchio ed ora si offre l'occasione ad altre 50 aziende italiane di acquisire la certificazione.-

Il marchio Family Audit promuove e introduce politiche di conciliazione vita-lavoro, oltre che un vero e proprio "cambiamento culturale" all'interno dell'organizzazione che, dopo essere stata sensibilizzata e informata sulle potenzialità della certificazione, e alla luce delle necessità dei suoi lavoratori, introduce misure più attente volte ad armonizzare i tempi dedicati al lavoro con quelli dedicati alla famiglia e alle pari opportunità. Il marchio viene rilasciato dall'Agenzia per la famiglia, natalità e politiche giovanili della Provincia autonoma di Trento in accordo con il Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri di Roma.
Approvato stamattina dalla Giunta il secondo Bando nazionale a favore delle organizzazioni che intendono attivare il percorso di certificazione Family Audit, il cui protocollo era stato sottoscritto in occasione del Festival della famiglia 2014 dal Presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi con Franca Biondelli, Sottosegretaria di Stato del Ministero del lavoro e delle politiche sociali con delega alle politiche familiari.
Questo secondo avviso ribadisce l'interesse delle Istituzioni verso lo standard Family Audit sia per potenziare il processo di diffusione a livello nazionale dei sistemi di certificazione aziendale e familiare, in conformità con quanto stabilito dal Piano nazionale per la famiglia, sia per promuovere il benessere familiare attraverso la realizzazione concreta e partecipata delle misure di conciliazione famiglia e lavoro all'interno delle organizzazioni pubbliche e private. In tempi di ristrettezze economiche si è voluto lanciare, nell'occasione di questo secondo bando, anche un segnale importate allo scopo di incentivare le organizzazioni: si sono infatti ridotti del 20% i costi della certificazione. L'assegnazione a sostegno del progetto, nonostante la spending review, dimostra come il tema della conciliazione vita-lavoro-famiglia stia entrando nella sensibilità politica.
La sua applicazione, dunque, può aiutare a lavorare meglio favorendo il benessere personale e di riflesso il benessere aziendale? La risposta è sì, visti i vantaggi tangibili per le organizzazioni: le politiche di conciliazione vita-lavoro hanno apportato risultati concreti e positivi nel management aziendale e hanno contribuito a migliorare la conciliazione vita-lavoro, che equivale ad una significativa riduzione dei costi del personale (meno assenteismo e meno ore di straordinario, riduzione richieste di giorni di malattia), ad una attenzione nell'offrire pari opportunità di carriera a uomini e donne e trattamento paritario nella distribuzione di mansioni e remunerazioni, oltre che a una maggior fidelizzazione del personale, aumento del benessere del dipendente e delle sue relazioni con il partner e con i figli.
(an) -