Sabato, 02 Giugno 2012 - 02:00 Comunicato 1599

Il libro di Stefano Micelli racconta in modo appassionante una serie di casi italiani
IL FUTURO E' ARTIGIANO

Alla Fondazione Bruno Kessler la presentazione del libro "Futuro Artigiano" di Stefano Micelli, professore di Economia e Gestione delle Imprese presso l'Università Ca' Foscari di Venezia e direttore della Venice International University. Un momento importante in un territorio come il Trentino dove l'economia è incardinata sul tessuto
artigiano.-

Il compito di illustrare il libro è stato affidato al sociologo Alberto Martinelli. "Futuro Artigiano", ha detto, si pone come obiettivo
ultimo quello di proporre un modello di sviluppo per il nostro Paese che non sarà condannato al declino se la nuova economia partirà proprio dall'artigianato. Il lavoro di Micelli è la sintesi di una serie di "carotaggi" della realtà italiana e racconta – con il merito di farli conoscere ai più - casi straordinari che permettono di argomentare la tesi di fondo del libro stesso.
Micelli parte da un concetto d'artigianato delineato da tre connotati ben distinti: l'autonomia del produttore, un rapporto costante e un'interazione con il cliente e l'appartenenza ad una comunità di lavoro e di vita. Un'attività professionale che unisce abilità manuali a soluzioni intellettuali dei problemi.
Il libro ha anche il merito di dare voce ad un gruppo sociale che oggi, in Italia, viene sottovalutato, nel senso che non gli si attribuisce quel riconoscimento sociale che di fatto rappresenta nella realtà.
Nelle pagine di Micelli, l'artigianato viene definito una carta importante da giocare nell'economia globale, anzi una componente cosiddetta glocale, ovvero che caratterizza realtà che pur investendo nelle proprie competenze territoriali, riescono ad inserirsi nella rete globale. La tesi di fondo, convincente per altro, è che in un mondo fatto da coloro che amano il proprio lavoro, che sono creativi, che appartengono a comunità incardinate su valori forti, la società ha meno possibilità di subire processi
di degenerazione.
Un ultimo ma importante spunto alzato dal sociologo Martinelli, si riferisce alla scuola. La cultura italiana tende ancora oggi a sottovalutare il lavoro manuale. Questo, ha detto il sociologo, va modificato prima nella testa dei genitori ma chiaramente anche nella struttura scolastica. La formazione all'abilità manuale non dovrebbe interrompersi drasticamente prima dell'università.
In definitiva, un libro raccontato in modo appassionante, che affronta la tematica cercando di ragionare su storie vere per capire come sarà la realtà futura. Non è affatto un'operazione nostalgica, l'artigianato descritto da Micelli è un artigianato iper tecnologico, sempre soggetto a mutamenti e quindi innovativo, ma che rimane artigianato nell'anima, perché personalizza, è
attento ai dettagli e soprattutto punta alla qualità.

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