Martedì, 15 Ottobre 2013 - 02:00 Comunicato 2929

Venerdì 18 ottobre allo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas di Trento
IL DODECANESO ITALIANO TRA POLITICA E CULTURA

Proseguono al S.A.S.S., lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, a Trento, sotto piazza Cesare Battisti, gli incontri nell'ambito della mostra fotografica "Trentini nell'Egeo. Da Giuseppe Gerola ai boscaioli della Val di Fiemme". Venerdì 18 ottobre, alle ore 17.30, Luca Pignataro, dottore di ricerca in Storia moderna e contemporanea, terrà una conferenza dal titolo "Il Dodecaneso italiano tra politica e cultura".-

I tanti turisti italiani che ogni anno si recano a Rodi e nelle vicine isole del mare Egeo spesso ignorano di visitare luoghi che furono a lungo sotto dominazione italiana. L'occupazione italiana delle isole del mare Egeo note col nome di Dodecaneso iniziò provvisoriamente nel 1912 e divenne definitiva dal 1923 sino alla seconda guerra mondiale. Particolarmente importante fu il periodo del governatore Mario Lago (1923-1936), un diplomatico e uomo di cultura il quale si caratterizzò per una politica lungimirante in un contesto multietnico (greci ortodossi, turchi musulmani, ebrei sefarditi). Il governo di Mario Lago segnò per il Dodecaneso l'ingresso nella "modernità": costruzione di opere materiali ma anche rigore nell'amministrazione pubblica, ordinamento di aspetti rilevanti della vita sociale (come catasto, censimento, sanità, assistenza all'infanzia, bilanci comunali, elezioni amministrative), sviluppo dell'economia, promozione della cultura, apertura al turismo internazionale. Una pagina singolare di questa vicenda fu la costruzione nell'isola di Rodi del villaggio di Campochiaro per i boscaioli trentini della Val di Fiemme e altoatesini provenienti da Renon, Nova Ponente, Cornedo, Tires, Laives, Merano.
Luca Pignataro si è laureato in Lettere nell'Università di Roma La Sapienza ed ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Storia moderna e contemporanea presso l'Università di Teramo. È diplomato della Scuola biennale dell'Archivio di Stato di Roma e di quella dell'Archivio Segreto Vaticano. Le sue ricerche storiografiche hanno riguardato le isole Ionie nel periodo napoleonico, la Slovenia nella prima metà del Novecento, la Resistenza cattolico-liberale in Emilia, il movimento cattolico italiano negli anni Cinquanta, l'Ungheria dal 1945 al 1956. Sin dal 2000 si è interessato alle vicende della presenza italiana nel Dodecaneso, pubblicando nel corso degli anni su tale argomento diversi articoli in qualificate riviste specialistiche e intervenendo come relatore alla XXX conferenza annuale della American Association of Italian Studies svoltasi presso la University of Michigan. La sua tesi di dottorato, Il Dodecaneso italiano 1912-1947. Forme istituzionali e pratiche di governo, prima ricostruzione organica dell'operato dell'amministrazione italiana nelle isole dell'Egeo, ha ricevuto il premio della Fondazione Spadolini Nuova Antologia.
Il ciclo di incontri si conclude venerdì 25 ottobre con l'intervento di Alessandro Spiridione Curuni, docente dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", che parlerà di "Giuseppe Gerola, Soprintendente ai Monumenti di Trento, a Rodi e nelle Isole del Dodecaneso".
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