Martedì, 04 Febbraio 2014 - 02:00 Comunicato 243

La presentazione del libro è in programma giovedì 6 febbraio alle 17.30 nella Sala degli Affreschi
"IL COMPLESSO DI PENELOPE" ALLA BIBLIOTECA DI TRENTO

Si intitola "Il complesso di Penelope. Le donne e il potere in Italia" il libro che sarà presentato giovedì 6 febbraio alle 17.30, nella Sala degli Affreschi della Biblioteca comunale di Trento di via Roma. In queste pagine, Laura Cima, donna impegnata nei movimenti e nelle istituzioni, protagonista delle lotte femministe e dell'ambientalismo politico dagli anni Settanta ad oggi, ripercorre con sguardo critico e appassionato una lunga storia di lotte per l'emancipazione. L'iniziativa è promossa dalla Commissione provinciale pari opportunità, in collaborazione con la Biblioteca e con l'Assessorato all'università e ricerca, politiche giovanili, pari opportunità, cooperazione allo sviluppo.-

Interverranno: Simonetta Fedrizzi, presidente della Commissione Provinciale Pari Opportunità; Sara Ferrari, assessora provinciale all'università e ricerca, politiche giovanili, pari opportunità e cooperazione allo sviluppo; a moderare Fausta Slanzi, giornalista dell'Ufficio stampa della Provincia autonoma di Trento. Seguirà un dibattito aperto al pubblico.

"Il complesso di Penelope – Le donne e il potere in Italia", di Laura Cima
Il Poligrafo, Padova, 2012, collana "Soggetti rivelati"
Nella storia individuale e collettiva, come nel mito per Penelope, può essere necessario fare e disfare la propria tela, tessere e ritessere continuamente, per giungere alla comprensione dei problemi e, soprattutto, immaginare una realtà diversa. Oggi la crisi economica mondiale sembra rimettere in discussione, ovunque, strutture di potere e paradigmi consolidati. Modelli di pensiero e di azione che hanno contribuito a perpetuare l'esclusione o a segnare la marginalità della presenza femminile nei luoghi decisionali.
Come poter evitare allora il declino politico ed economico dell'Italia? Come riavvicinare le giovani generazioni e, in particolare, le giovani donne italiane alla partecipazione civile? Come recuperare al dibattito attuale la lezione altissima di "madri costituenti" di diverso orientamento come Nilde Iotti e Angela Cingolani e di parlamentari come Tina Anselmi e Marisa Rodano? Un nuovo protagonismo femminile, diffuso e trasversale, capace di valorizzare reti e relazioni nella società, di stringere nuove alleanze e rompere vecchi tabù, può essere una risposta all'altezza della sfida. -