Mercoledì, 29 Agosto 2012 - 02:00 Comunicato 2558

Venerdì 31 agosto ultimo appuntamento della rassegna estiva, nella chiesa di Santa Apollonia
"IL CANTO DELLE PIETRE" IN VAL DI GRESTA

La rassegna "Il Canto delle Pietre", promossa dalla Comunità della Vallagarina, dalla Provincia autonoma di Trento e dal Centro Servizi Culturali S. Chiara, si concluderà venerdì 31 agosto con il recupero del concerto – spettacolo che era stato rimandato il 14 luglio scorso, causa il maltempo. Sul sagrato della chiesetta di Santa Apollonia in Val di Gresta (frazione Manzano) si esibiranno gli attori della "Compagnia delle Arti" e il gruppo "Musica Officinalis". Si inizia alle ore 20,30.-

È in programma venerdì 31 agosto alle 20.30 presso la chiesetta di Santa Apollonia in località Manzano (Val di Gresta – Comune di Mori) l'ultimo appuntamento del progetto "Il Canto delle Pietre", ciclo di rappresentazioni promosso dalla Comunità della Vallagarina, dall'Assessorato alla cultura della Provincia autonoma e dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento.
Il progetto punta a riscoprire i luoghi dove l'uomo ha impresso il proprio senso del sacro al paesaggio, dove si è fermato a pregare, ma anche dove ha sostato per cercare riposo o per chiedere aiuto. Sono stati individuati, per questa seconda edizione della rassegna, quattro edifici sacri, autentici gioielli architettonici, che colpiscono ancora con un fascino e una spiritualità che non hanno riscontro in altre opere, pur splendide, dell'architettura religiosa e che rivestono un ruolo cruciale nel paesaggio alpino. Queste chiese si pongono ancora oggi come riferimenti, tappe, soste nel nostro cammino.
Le rappresentazioni popolari, basate su ricostruzioni storiche e interventi musicali, fanno riferimento a momenti di festa e di aggregazione delle comunità, che si raccolgono e si aprono ai loro ospiti per comunicare tracce e segni di lontane origini. Durante gli eventi i visitatori potranno incontrare dei pellegrini-attori che racconteranno la storia del luogo o la loro esperienza di viaggiatori.

"Il canto delle pietre"
L'azione teatrale, che avrà per protagonisti gli attori della "Compagnia delle Arti", si svolgerà sul sagrato della piccola chiesa e ricostruirà le vicende che – nei secoli – ne caratterizzarono la frequentazione da parte di pellegrini e fedeli. L'edificio è posto su un piccolo dosso, lungo la strada della Lasta che da Manzano scende a Mori Vecchio. Da qui lo sguardo spazia dalla piana di Mori all'altopiano di Brentonico, e poi il Monte Altissimo, le montagne della Vallarsa e l'altopiano dei Monti Lessini.
Santa Apollonia, la cui costruzione risale alla prima metà del XVII secolo, è una rustica chiesetta dal tetto a due spioventi coperto di lastre in pietra e con, giustapposto al lato settentrionale, un piccolo campanile che termina con un'ardita piramide quadrangolare, tronca, tutta di pietra grigia. La navata è coperta da una volta a botte e, sopra l'arco principale, sono visibili i resti di una scritta ora illeggibile; un documento, però, testimonia che quella scritta diceva: "Paolo Vittori ha fato fare questa chiesa per sua devocione 1646". Sembra che fino dalla sua fondazione l'edificio sia sempre stato impiegato un solo giorno nell'anno: il 9 novembre, giorno di Santa Apollonia. Dagli "Atti visitali" depositati presso l'archivio della Curia di Trento risulta inoltre che la chiesa veniva utilizzata in alcuni periodi dell'anno come magazzino o ripostiglio per attrezzi agricoli o prodotti della terra.
L'azione scenica farà accenno anche alla vita di Santa Apollonia. La storia del suo martirio ci è giunta tramite il racconto da Eusebio di Cesarea (265 – 340) in cui si narrano gli avvenimenti dei quali era stato testimone. Tra il 249 e il 250 in Alessandria d'Egitto scoppiò una sommossa popolare contro i cristiani e Apollonia, un'anziana donna cristiana non sposata che aveva aiutato i cristiani e fatto opera di apostolato, venne catturata e percossa. Secondo la tradizione popolare le furono divelti i denti con le tenaglie. Venne poi preparato un gran fuoco per bruciarla viva se non avesse pronunciato delle bestemmie. Riuscita a liberarsi con un'astuzia dalle mani della plebe, si lanciò da se tra le fiamme, dove morì.
Nella rappresentazione saranno impegnati gli attori Bruno Vanzo, Giuliana Germani e Mauro Gaddo. La componente musicale sarà affidata al gruppo "Musica Officinalis". I costumi sono firmati da Chiara Defant; fonica e luministica saranno realizzati da InfoMusic.
Lo spettacolo, organizzato in collaborazione con il Comune di Mori, avrà inizio alle 20.30 e il pubblico potrà assistervi gratuitamente.

Musicua Officinalis
Nati nella primavera del 1997, i Musica Officinalis sono un'originale formazione di esplorazione sonora tra musica antica e musica dei popoli. A caratterizzare il gruppo sono lo spirito di libertà nelle scelte stilistiche, il senso di sperimentazione nella gestione del materiale di studio e la ricerca di una vitalità interpretativa emozionante.
Provenienti da diverse esperienze musicali quali studi classici, scuole di musica popolare, ricerche etno-musicologiche sul campo, i Musica Officinalis svolgono un'intensa attività concertistica in numerose rassegne, festival e rievocazioni storiche in Italia e all'estero.

Informazioni:
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Tel. 0461 213834
N.verde 800 013952
da lunedì a sabato
dalle ore 15 alle ore 19
info@centrosantachiara.it
www.trentinocultura.net
www.centrosantachiara.it

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