Martedì, 23 Giugno 2015 - 02:00 Comunicato 1604

La Provincia autonoma di Trento ha presentato un documento assieme al Tavolo interregionale
IERI A ROMA GLI STATI GENERALI SU CAMBIAMENTI CLIMATICI E DIFESA DEL TERRITORIO

Ieri a Roma, presso la Camera dei deputati, si sono riuniti gli "Stati generali sui cambiamenti climatici e la difesa del territorio", prima tappa italiana verso l'appuntamento dell'Onu che si terrà a Parigi nel mese di dicembre 2015.
Per la prima volta il Governo italiano ha presentato il quadro dei rischi, delle azioni e delle opportunità e ha convoca il Sistema Italia mettendo il tema dei cambiamenti climatici al centro dell'agenda politica nazionale. Hanno preso parte all'assise di ieri il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e Segolene Royal, Ministro francese dell'ecologia.
Agli Stati generali era presente anche la Provincia autonoma di Trento attraverso il suo Osservatorio Trentino sul Clima rappresentato da Roberto Barbiero: il Trentino, assieme al "Tavolo interregionale di coordinamento sulla strategia di adattamento ai cambiamenti climatici" di cui fa parte, ha presentato un suo contributo specifico attraverso Donatella Spano, della Regione Sardegna, in rappresentanza della Conferenza Stato-Regioni.
L'assessore provinciale alle infrastrutture e ambiente Mauro Gilmozzi a questo proposito ha detto: " Le conseguenze dei cambiamenti climatici sono evidenti anche nella nostra Provincia e siamo consapevoli che per affrontare il problema sia indispensabile la collaborazione a tutti i livelli, dall'internazionale al locale. Anche per noi diventa importante quindi partecipare a questo percorso che il governo ha delineato come prioritario per il futuro del Paese. La nostra partecipazione è coordinata con le altre regioni attraverso il neonato Tavolo interregionale di coordinamento sulla strategia di adattamento ai cambiamenti climatici proprio per declinare in modo coerente anche sul nostro territorio le azioni di adattamento che sarà necessario implementare".-

Gli Stati Generali di ieri, organizzati da #italiasicura e dal Ministero dell'Ambiente, oltre a Renzi e alla ministro francese Royal hanno potuto contare sulla partecipazione del Sottosegretario alla Presidenza Claudio De Vincenti, di vari ministri come Graziano Delrio (Infrastrutture e trasporti), Gian Luca Galletti (Ambiente), Stefania Giannini (Istruzione, università e ricerca), Federica Guidi (Sviluppo economico), del vice ministro Andrea Olivero (Politiche agricole) e dei sottosegretari Ilaria Borletti Buitoni (ai Beni e alle attività culturali e del turismo), Benedetto Della Vedova (Affari esteri).
A delineare gli scenari di rischio e le azioni di difesa sono state presentate tre relazioni tecniche: quella di Fabrizio Curcio, nuovo capo della protezione civile, quella di Antonio Navarra, presidente del Centro Euro Mediterraneo cambiamenti climatici, e quella di Francesco Rutelli, presidente del centro per un futuro sostenibile. Accanto all'intervento di Ségolène Royal, Ministro francese dell'Ecologia, dello sviluppo sostenibile e dell'energia, c'è stato quello del Cardinale Peter Turkson, Presidente del Pontificio consiglio della giustizia e della pace che ha commentato la recentissima Enciclica "Laudato si'" di Papa Francesco su clima e ambiente.
Il pomeriggio, invece, è stato dedicato all'ascolto del mondo economico, amministrativo e associativo attraverso la illustrazione delle proposte venute dalle organizzazioni sindacali, dalle associazioni della società civile e dalle aziende, a cui ha fatto seguito la discussione sulle prospettive per il futuro e sul ruolo degli enti locali nella lotta all'effetto serra attraverso un confronto sulle buone pratiche sperimentate e prodotte a livello locale contro il cambiamento climatico.
A questo proposito il documento del "Tavolo interregionale di coordinamento sulla strategia di adattamento ai cambiamenti climatici" del quale fa parte anche la Provincia autonoma di Trento, presentato da Donatella Spano, della Regione Sardegna, coordinatrice del Tavolo.
La presenza del presidente Renzi e di un gran numero di ministri ha dato l'idea dell'importanza dell'evento e del fatto che affrontare la questione dei cambiamenti climatici sia diventata una questione di visione strategica del futuro italiano. Il presidente del Consiglio ha dichiarato che per i prossimi sei mesi, in vista dell'appuntamento di Parigi, il tema clima sarà prioritario nell'agenda del governo.
Uno straordinario punto di riflessione è giunto dall'intervento del cardinale Turkson in merito all'enciclica di Papa Francesco e sulla necessità di ristabilire una relazione tra l'umanità e la natura parlando di ecologia integrale e di come sia indispensabile individuare soluzioni per una crisi che non è solo climatica ma più in generale sociale ed ambientale.
Nell'intervento del ministro francese Segolene Royal, che ospiterà la conferenza Onu sul clima a Parigi, è stata evidenziata come la problematica clima sia ormai diventata una questione di sicurezza mondiale e che i costi della non azione sono ormai superiori a quelli dell'azione e quindi il suo invito è stato rivolto all'essenziale ruolo di mobilitazione della società civile internazionale perché la conferenza di Parigi possa ottenere il risultato di un nuovo accordo globale sul clima.
"L'Italia – ha concluso il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti - vuole essere protagonista nella sfida globale ai cambiamenti climatici. Per raggiungere alla Cop21 di Parigi un accordo vincolante tra gli Stati serve un grande gioco di squadra: da quell'intesa dipende la sicurezza del nostro ambiente, del territorio e dei cittadini". Per Erasmo D'Angelis invece, capo di #italiasicura, "gli effetti dei cambiamenti climatici sono ormai visibili anche nell'aumento degli eventi meteo catastrofici, un tempo estremi e oggi purtroppo ordinari, e nell'aumento dei costi per riparare i danni. Quella di Roma è l'occasione anche per presentare un nuovo scenario con un set di interventi e azioni per prevenire, difendere e tutelare meglio il nostro Paese". (mn)

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