Sabato, 03 Giugno 2017 - 19:01 Comunicato 1479

I costi sanitari, troppo elevati, che i privati devono affrontare in Italia per i minori tra i 0 e i 6 anni

In Italia i minori sotto i 6 anni hanno l’esenzione dal ticket ma al di là di questo dato di fatto i costi che le famiglie devono sostenere nell’ambito sanitario e sociosanitario sono egualmente assai elevati. Questo va a creare anche l’ennesimo tassello in un sistema, come emerge dai diversi incontri del Festival, in cui inevitabilmente si originano e si alimentano le disuguaglianze. Da questi presupposti si è dipanato l’incontro di questo pomeriggio alla Caritro, coordinato da Massimo Campedelli Sociologo, con gli interventi di Vinicio Biagi, Sociologo dell'IIstituto Dirpolis, SSSUP Sant'Anna di Pisa e di Maurizio Bonati , Epidemiologo dell’Istituto Mario Negri di Milano.

Proprio Maurizio Bonati ha evidenziato alcuni dei casi nei quali il sistema socio-sanitario pubblico non riesce a rispondere alle esigenze e ai diritti dei cittadini. Un esempio è quello degli asili nido con l’accesso che dovrebbe essere garantito ma di fatto in molte realtà del Paese non lo è, pur essendo fondamentale per la crescita del bambino. In questo caso devono intervenire i genitori così come la spesa sanitaria privata diventa necessaria per le visite dei piccoli che riguardano ad esempio l’ortodonzia, l’ortometria e i certificati per l’attività ludico - motoria.

Ad innescare le disuguaglianze per Maurizio Bonati è anche il sistema delle vaccinazioni. Un esempio è quello che riguarda il vaccino per il Meningo B : "Questo vaccino – ha spiegato l’epidemiologo - va somministrato in tre dosi nel primo anno di età e in una nel secondo. Ma la sua gratuità è garantita solo per i bimbi nati dal 1 gennaio 2017 mentre per tutti gli altri dovrebbe essere a pagamento”. Una situazione paradossale se si pensa appunto che la sua somministrazione è obbligatoria e in questo quadro ogni regione ha individuato soglie d’età diverse per fornire la gratuità dell’intervento.

Un dato su tutti va citato fra quelli illustrati dal sociologo Vinicio Biagi e riguarda la spesa sanitaria in Toscana secondo gli ultimi dati disponibili. Quella sanitaria pubblica è stabilizzata dal 2009 attorno ai 7.2 miliardi mentre il riparto dal Fondo Sanitario nazionale nel 2016 è di 6.8 miliardi (spesa sanitaria pubblica pro capite , attestata sui 1.800 euro all’anno). La spesa privata sanitaria e sociosanitaria (complessiva e non relativa alla fascia d’età 0-6 al centro di questo focus) gestita dalle famiglie è invece stimata attorno ai 3.8 miliardi di euro.

 

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