Mercoledì, 19 Dicembre 2012 - 02:00 Comunicato 3972

La nuova pubblicazione curata dal Servizio Statistica della Provincia autonoma di Trento in collaborazione con l'Università degli Studi di Trento
I TRENTINI E LA COMUNICAZIONE: RETI, LINGUAGGI, MEDIA

La nuova pubblicazione della collana Comunicazioni, curata dal Servizio Statistica della Provincia autonoma di Trento in collaborazione con il Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell'Università degli Studi di Trento nell'ambito di un progetto pluriennale finalizzato ad aumentare la conoscenza statistica dei trentini, presenta un approfondimento su alcuni dei principali aspetti relativi alle pratiche della comunicazione interpersonale in Trentino. La ricerca si propone l'obiettivo di fornire una visione di insieme delle pratiche comunicative e focalizza l'attenzione su tre aspetti di particolare importanza: le reti comunicative, i linguaggi ed i media utilizzati. Propone utili confronti con il contesto nazionale laddove somiglianze e differenze risultano significative. L'analisi si basa sui dati raccolti dal Servizio Statistica per conto dell'Istat nell'ambito dell'indagine multiscopo "I cittadini e il tempo libero", avente cadenza quinquennale.-

Nella prima parte della pubblicazione viene affrontato il tema delle relazioni comunicative che i trentini intrattengono con familiari, amici, vicini di casa e conoscenti, per indagare il progressivo ampliamento della rete di relazioni attivate nella vita di tutti i giorni. L'analisi è volta ad indagare la frequenza con cui i soggetti intrattengono relazioni interpersonali, analizzando le differenze di genere e le differenze fra i vari gruppi di età, il tipo di reti comunicative in cui sono inseriti, nonché le attività (ad esempio conversazione, andare al cinema o al museo, fare sport o sentire musica) e i luoghi che caratterizzano queste interazioni (luoghi privati come le case o luoghi pubblici quali locali, centri di ritrovo, strade e piazze). Nel complesso l'analisi condotta mette in evidenza che i trentini sono inseriti in reti di comunicazione intense ed estese, costituite sia da parenti sia da amici e vicini di casa. Circa l'11% dei trentini incontra i familiari tutti i giorni e il 28% più volte alla settimana; oltre la metà dei rispondenti ha incontri con gli amici molto frequenti, che avvengono quotidianamente o più volte nel corso della settimana. L'analisi ha evidenziato alcune differenze rilevanti di genere e fra le classi di età. Gli anziani, in particolare le donne anziane, risultano avere maggiori probabilità di trovarsi in posizione di marginalità ed isolamento sociale rispetto ai soggetti delle altri classi di età. I legami familiari ed amicali sembrano rafforzarsi a vicenda: le persone che intrattengono rapporti frequenti con parenti tendono anche ad avere relazioni amicali e di vicinato più intense.
L'attenzione è poi rivolta all'analisi della lingua utilizzata nelle relazioni: si è indagato in particolare l'uso dell'italiano e del dialetto in diversi contesti comunicativi (sfera familiare, sfera amicale e rapporti con estranei) e la capacità di esprimersi utilizzando lingue straniere. Oltre il 38% dei rispondenti dichiara di parlare unicamente o prevalentemente il dialetto con i membri della famiglia, un quarto dei rispondenti alterna dialetto ed italiano, ed il 30% parla solo o per la maggior parte del tempo in italiano. Per quanto riguarda il rapporto con gli amici, circa un terzo dei trentini usa in maniera prevalente il dialetto, circa un terzo preferisce l'italiano e circa il 27% alterna i due idiomi.
Il dialetto viene utilizzato principalmente da persone con un tasso di scolarizzazione basso, ma anche le persone diplomate e laureate mostrano una propensione ad utilizzare l'idioma locale. L'utilizzo del dialetto nelle conversazioni non si deve ritenere, quindi, solo una scelta obbligata dovuta a limitazioni linguistiche, ma piuttosto rappresenta il segnale di una precisa volontà di utilizzare il dialetto nella vita quotidiana, sia in ambito familiare che nella sfera amicale. Per quanto riguarda l'utilizzo delle lingue straniere, le due più diffuse sono l'inglese e il tedesco, apprese principalmente a scuola. In termini assoluti la conoscenza e l'uso delle lingue straniere appaiono limitati, sebbene in linea con le medie nazionali. L'inglese è del tutto sconosciuto al 63% dei rispondenti, il tedesco al 57%, il francese all'89% e lo spagnolo ad oltre il 94%. Questi dati nascondono comunque fondamentali differenze delle conoscenze possedute dalle varie generazioni. Prendendo a riferimento l'inglese per la sua rilevanza globale si nota che è del tutto sconosciuto fra gli ultra-sessantenni e quasi sconosciuto fra i cinquantenni, mentre i livelli di conoscenza sono decisamente superiori fra le generazioni più giovani. La conoscenza della lingua tedesca risulta leggermente più diffusa fra le persone di almeno 50 anni.
Per quanto riguarda l'uso delle lingue straniere le occasioni di utilizzo sono rare sia nelle attività di studio che di lavoro, che nel tempo libero. Oltre il 60% degli adolescenti non utilizza mai la lingua straniera nel tempo libero. Fra gli occupati la maggioranza non utilizza lingue straniere nell'ambito della propria attività lavorativa (solo il 16% interagisce regolarmente in una lingua straniera).
Nella terza parte l'analisi verte sui mezzi di comunicazione più utilizzati e sulla diffusione di nuove tecnologie, quali la connessione ad internet e il telefono cellulare, e la loro potenzialità in termini di intensificazione delle reti di relazione. Quasi la metà dei trentini utilizza il personal computer, un quarto della popolazione lo usa quotidianamente, il 15% più volte alla settimana e il 10% sporadicamente. I trentini che non lo usano sono il 51% (6 punti percentuali in meno rispetto al dato nazionale). Dall'analisi emerge l'esistenza di un divario fra uomini e donne per quanto riguarda l'accesso alle tecnologie informatiche, alle quali le donne hanno un accesso leggermente meno esteso. La disparità di genere in questo caso è dovuta principalmente al diverso tasso di partecipazione al mondo del lavoro e alle differenti mansioni in cui sono occupate le donne.

Tutti i dati e gli approfondimenti sono disponibili sul sito del Servizio Statistica all'indirizzo: www.statistica.provincia.tn.it

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