Giovedì, 08 Settembre 2022 - 11:42 Comunicato 2726

Lunedì 12 settembre a Malga Brenta Bassa (ore 12)
I Suoni delle Dolomiti: la cultura musicale armena tra le vette del Brenta

Musiche che parlando di storia, di tradizione e di sacralità si innalzano tra le cime delle Dolomiti di Brenta nell’appuntamento che maggiormente incarna lo spirito de I Suoni delle Dolomiti a conclusione del trekking. Nella quarta settimana di Festival anche il Trio Italiano d’Archi ai laghetti di Bombasel, l’ArdeTrio a Vallesinella, il quartetto di Andrea Dulbecco, Alessandro Bianchini, Marco Micheli ed Enzo Zirilli a Passo Lavazè con un omaggio a Chick Corea.
National Chamber Choir of Armenia

Sono le Dolomiti di Brenta ad accogliere e fare da eco al progetto speciale che Mario Brunello condivide con il musicista armeno Gevorg Dabaghyan. Si tratta di un progetto che intreccia in un ricamo le note del violoncello con le atmosfere evocate dal duduk, strumento ad ancia in legno di albicocco, testimone della cultura musicale della tradizione armena di cui Dabaghyan è uno fra i maggiori rappresentanti. Melodie che affondano le radici nella millenaria storia della musica d’Armenia e che si incontrano con la musica occidentale. 
Questo incontro viene sublimato nel concerto conclusivo che conclude il trekking musicale attraverso le Dolomiti Brenta, in programma lunedì 12 settembre (ore 12, in caso di maltempo si recupera ad ore 17.30 al Palacampiglio, Madonna di Campiglio) al cospetto delle cime dolomitiche, sui prati di Malga Brenta Bassa, quando ai due musicisti si uniranno le voci del National Chamber Choir of Armenia assieme al Dabaghyan Duduk Trio, veri monumenti della cultura d’Armenia. Un evento unico che evoca echi di antiche melodie di monasteri armeni accanto a polifonie sacre europee con accenni a canti e balli della tradizione popolare che affondano le radici nella storia di antichi continenti. Il concerto è organizzato con il supporto del Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena e del Ministero della Cultura Armeno.

Sono diverse sono le possibilità di raggiungere il luogo del concerto.
Da nord: da Madonna di Campiglio con impianto Pinzolo – Campiglio Express (Loc. Colarin-Plaza) aperto con orario continuato dalle 10 alle 16. Oppure con navetta a pagamento o in auto negli orari in cui è consentito (info: www.pnab.it) si raggiunge Vallesinella da dove si prosegue a piedi passando dalle Cascate di Mezzo; ore 0.40 di cammino, dislivello in discesa 250 m, difficoltà E.
Da sud; da Sant’Antonio di Mavignola in macchina seguendo le indicazioni della Val Brenta (parcheggi fino ad esaurimento) e poi a piedi lungo il sentiero nr. 323; ore 0.40 minuti di cammino dal parcheggio più vicino al luogo del concerto, dislivello 150, difficoltà E.

Mercoledì 14 settembre (ore 12, in caso di maltempo si recupera ad ore 17.30 al Palafiemme, Cavalese), sono le sponde delle limpide acque di montagna dei Laghi di Bombasel nel Gruppo del Lagorai ad accogliere il concerto del Trio Italiano d’Archi, con un programma tra Boccherini, Schubert e Beethoven. Nato sulle ceneri dell’originaria formazione che vedeva l’incontro di Franco Gulli, Bruno Giuranna e Giacinto Caramia, il nuovo Trio Italiano d’Archi viene rifondato nel 2018 da Alessandro Milani, Luca Ranieri e Pierpaolo Toso. Un trio di prestigiosi artisti, ciascuno primo solista rispettivamente primo violino, prima viola e primo violoncello dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Il Trio Italiano d’Archi è garanzia di eccellenza, si è esibito presso le maggior prestigiose istituzioni concertistiche italiane ed estere, ha inaugurato la rassegna “I Concerti della Cappella Paolina” al Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella e nel 2019 ha debuttato in Repubblica Popolare Cinese con due concerti a Pechino. Il trio ha intrecciato numerose collaborazioni con artisti di fama internazionale e nei numerosi concerti ha eseguito prime esecuzioni assolute composte per l’occasione. All’attività discografica accompagna esibizioni televisive e radiofoniche sui canali Rai.

Il luogo del concerto si raggiunge da Cavalese con le cabinovie Alpe Cermis e seggiovia Lagorai fino al Paion, e poi a piedi per un’ora 1 di cammino, dislivello in salita 280 metri, difficoltà E.

Si torna nelle Dolomiti di Brenta venerdì 16 settembre (ore 12, in caso di maltempo si recupera ad ore 17.30 al Palacampiglio, Madonna di Campiglio), e precisamente sui pascoli di Vallesinella per il concerto di ArdeTrio. Una cornice davvero perfetta per il quadro che dipinge l’insieme di sfumature che colorano ArdeTrio nel cui progetto per il Festival viene sapientemente esaltata la natura passionale del tango argentino con l’equilibrio del rigore classico di viola e violino. L’ArdeTrio nasce dall’incontro di Danusha Waskiewicz con il violinista Markus Daunert e Omar Massa, considerato uno dei punti di riferimento del bandoneon. Proprio alla combinazione di violino, viola e bandoneon si deve l’unicità di questo trio. Le melodie proposte dal trio (nel programma musiche di Massa e Piazzolla) restituiscono una versione del tutto personale e di notevole qualità del tango argentino, dovuto agli arrangiamenti curati personalmente da Omar Massa. Un sound che è confluito nel primo lavoro discografico del trio Tango Concertante Vol 1. Se Massa è considerato uno dei principali bandoneisti e rappresentante del Tango Nuevo in Argentina, Daunert e Waskiewicz si esibiscono sia come solisti che come capi sezione e fondatori di orchestre di fama internazionale.

Il luogo del concerto si raggiunge da Madonna di Campiglio, con navetta a pagamento o in auto negli orari in cui è consentito (info: www.pnab.it) fino al Rifugio Vallesinella, per poi proseguire sul sentiero delle Cascate Alte, 1 h di cammino, dislivello 200 metri, difficoltà E
Per il ritorno si consiglia di seguire il sentiero n° 382 fino Rifugio Vallesinella e poi proseguire verso Madonna di Campiglio. 1h15 di cammino, dislivello 200 metri, difficoltà E
Oppure a piedi dal paese si imbocca via Vallesinella e si seguono le indicazioni del sentiero dell’Orso, 1h 15 di cammino, dislivello 200 metri, difficoltà E.

Alla musica jazz è infine dedicato l’appuntamento di domenica 18 settembre (ore 12, in caso di maltempo si recupera ad ore 17.30 al Palafiemme, Cavalese) a Passo Lavazè incorniciato fra i maestosi massicci del Latemar e Catinaccio, il Corno Bianco e il Corno Nero. Con un omaggio speciale alla musica di Chick Corea, creato appositamente per il festival de I Suoni delle Dolomiti, si incontrano le anime artistiche di Andrea Dulbecco, Alessandro Bianchini, Marco Micheli ed Enzo Zirilli. Un inedito quartetto di formazione ed esperienze che spaziano dal mondo classico a quello contemporaneo per esaltarsi con le incursioni nel mondo jazz. E sul sapore jazz si modula il programma speciale che accanto alla musica di Chick Corea, trova spazio per composizioni e improvvisazioni personali. La formazione si presenta al pubblico con vibrafono e marimba in sostituzione al pianoforte, su base di sezione ritmica, basso e batteria. Nel pieno rispetto della personalità musicale e dell’estetica espressiva di ciascun componente, il concerto si disegna sull’esaltazione dell’espressività del vibrafono, strumento che meglio di altri si presta ad interpretare le sonorità del grande artista.

Il luogo del concerto si raggiunge da Cavalese o da Tesero in auto fino al Passo Lavazé (parcheggio) e poi a piedi 15 minuti di cammino, difficoltà T

In occasione dei concerti è possibile partecipare a un’escursione con le Guide Alpine del Trentino ad € 15,00 a persona (sotto gli 8 anni gratuita). Agevolazione del 20% per i possessori di Trentino Guest Card. Prenotazione obbligatoria presso gli uffici delle Apt di competenza. Posti limitati. Tutte le informazioni, comprese eventuali variazioni d’orario o spostamenti dei concerti, sul sito www.visittrentino.info/it/isuonidelledolomiti

(m.b.)

(us)


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