Una festa speciale quella di sabato 29 novembre a Trento per il decennale del concorso Strike! Storie di giovani che cambiano le cose: un’occasione per ritrovarsi tra concorrenti, giurati e tante persone che da anni si sono appassionati all’iniziativa e per conoscere le storie in concorso quest’anno. Tra la musica dal vivo del jazzista Daniele Patton, accompagnato da Giulio Ferraro e Matteo Padoin, le illustrazioni dal vivo del fumettista Marco Tabilio e le incursioni del dinosauro simbolo di Strike, i concorrenti si sono alternati sul palco per condividere la propria storia.
La serata si è aperta con i saluti istituzionali. Francesca Gennai, vicepresidente di Fondazione Franco Demarchi, presente insieme al presidente Paolo Decarli, ha sottolineato come «Troppo spesso nei discorsi istituzionali si parla di ricambio generazionale e poco si fa. La Fondazione sostiene questo progetto perché va contro la retorica e rende il protagonismo ad una fascia d’età che molto spesso ha poco spazio per averlo». Francesca Gnech funzionaria del Dipartimento Istruzione e cultura ha portato i saluti dell’Assessore all’istruzione, cultura, giovani e pari opportunità Francesca Gerosa, e ha ricordato come «La forza di Strike sta, da un lato, nelle storie che è importante raccontare e ascoltare, soprattutto quando chi le racconta sono i giovani, e, dall’altro, nel cambiamento, personale e collettivo, che queste esperienze portano con loro, una generatività positiva che è ciò che auspichiamo per tutti noi». Ilaria Rinaldi, presidente dei Giovani Cooperatori Trentini, componente della giuria di questa edizione ha portato i saluti della Federazione e ringraziato i partecipanti per le storie che hanno presentato, sottolineando come anche la Federazione sostenga convintamente il progetto e sia contenta di ospitarlo nei suoi spazi. L’Assessore alla transizione ecologica e digitale del Comune di Trento Andreas Fernandez ha sottolineato l’origine del termine “cambiamento”, che significa “movimento curvo”: «un concetto che fa riferimento al saper variare traiettoria per innovare, ma anche al saper rimuovere gli ostacoli. Le nuove generazioni sono chiamate a fare questo».
«Sono stati tantissimi i ragazzi e le ragazze che in questi 10 anni hanno partecipato al concorso Strike – Storie di giovani che cambiano le cose – ha ricordato l’assessore all’istruzione, cultura, giovani e pari opportunità Francesca Gerosa - e per questo voglio ringraziare gli organizzatori. Alcuni di loro hanno raggiunto la finale, alcuni hanno vinto, ma tutti hanno avuto il coraggio di partecipare, di mettersi in gioco e raccontare la propria storia. La chiave del successo di Strike è anche questa: raccontando il loro progetto, i giovani raccontano anche un po’ di se stessi e della propria vita, delle proprie difficoltà e di come sono riusciti a coinvolgere chi sta loro intorno per migliorare la comunità di riferimento. Chi ha la fortuna di ascoltarli ne può trarre emozioni, spunti e idee per migliorare a sua volta la società in cui viviamo».
Le storie si sono susseguite di fronte al pubblico e alla giuria, tra emozione, entusiasmo e coinvolgimento attivo dei presenti che sono intervenuti con tante domande e con il voto della storia preferita. I partecipanti di Strike vengono da Trentino Alto Adige, Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna e hanno al massimo 35 anni d’età. Il montepremi in palio, di 3500 euro, servirà alla realizzazione di tante altre iniziative aperte al pubblico in un’ottica generativa.
I premi della giuria, da 1000 euro ciascuno, hanno premiato, al primo posto, il progetto Narrativi Digitali che realizza videogame per la formazione e la divulgazione di valori. Il logo gioco “In constant delay” esplora i disturbi d’ansia riducendo lo stigma e aumentando il livello di empatia su questi temi. Il progetto Ruote Libere si è guadagnato il secondo posto. Di fronte alle difficoltà incontrate, hanno deciso di mettersi in gioco e aiutare le persone con disabilità, promuovendo viaggi e luoghi accessibili attraverso la loro piattaforma e partecipando come relatrici e docenti a corsi e convegni. Terzo classificato è Andrea Padovan, progettista dell’ambito della moda che ha realizzato diversi progetti con i bambini, i ragazzi a rischio dispersione scolastica e gli anziani con attività legate al cucito, alla moda e all’uncinetto. Il premio del pubblico, da 500 euro, è stato vinto dal team “Ciucioi” che, prendendo il nome dal noto giardino di Lavis, ha ideato un gioco da tavolo originale che mette al centro la cultura e la storia della loro città.
La simpatia e l’originalità di Stefano Furlani hanno portato alla conquista del premio Storytelling, assegnato dai formatori Gianluca Taraborelli e Maria Vittoria Barrella che hanno seguito i finalisti nella preparazione alla finale. Con la sua pagina “Una spremuta grazie” Furlani ha recensito le spremute di moltissime stazioni d’Italia con grande seguito di follower.
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“Strike! Storie di giovani che cambiano le cose” è un progetto della Provincia autonoma di Trento e Fondazione Franco Demarchi, realizzato da Mercurio Società Cooperativa Impresa Sociale, in collaborazione con Cooperativa Sociale Smart, Fondazione Antonio Megalizzi, Cooperazione Trentina e CSV Trentino, con il sostegno di Banca per il Trentino Alto Adige, Vector Società Benefit e Favini e con la partecipazione di Loison Pasticceri dal 1938, Alessandro Garofalo, Melinda e Joydis.




