Alle 15 sarà presentato in anteprima "I Giardini della Memoria" che il regista solandro Claudio Redolfi ha tratto dal suo più ampio documentario "Ritorno in Galizia". Prodotto dall'Ufficio Stampa della Provincia autonoma di Trento, il breve film, usando due poesie di Annemarie Wieser Cattani e di Mauro Neri, ci conduce a visitare il silenzio dei cimiteri austroungarici della Galizia, nelle attuali Polonia e ucraina, dove risposano moltissimi giovani soldati trentini caduti nel corso della prima guerra mondiale. È dal 1965 che Claudio redolfi si dedica alla cinematografia amatoriale: negli anni Novanta ha aperto uno studio di produzioni cinetelevisive, realizzando numerosi documentari turistico-sportivi e didattico-culturali. Fra i più significativi ricordiamo quello sulla vita quotidiana in un maso delle montagne della Valle di Sole, intitolato "L'erede di Moresana". Ha partecipato a molte edizioni del Film Festival di Trento sin dagli anni Settanta e tra i suoi titoli ricordiamo "Lettera al nonno", "Evoluzione", "Caserando", "Guardandomi indietro", 'L'ombra", "Un venerdi verso le tre", "El salvin" e molti altri.
A seguire, verrà proiettato "Dolomia Art" del regista Giorgio Nicolodi, un'interessante testimonianza del lavoro di quindici artisti ripresi mentre lavorano nei rispettivi laboratori fino al compimento delle loro opere e della posa delle stesse lungo il sentiero che - nel gruppo del Catinaccio sul versante fassano - dal rifugio Gardeccia arriva fino al rifugio Principe. Fotografo, amante della natura e della semplicità, con le sue fotografie Giorgio Nicolodi racconta in maniera chiara e descrittiva i posti che visita. Al suo attivo ha diversi reportage soprattutto in Asia, dal Tibet al Nepal, dal Pakistan all'India.
La proiezione delle due opere dura complessivamente poco più di un'ora; il biglietto unico d'ingresso costa euro 4 (ridotto ad euro 3).
(m.n.)
-
