Giovedì, 26 Aprile 2012 - 02:00 Comunicato 1068

Il "corto" di Claudio Redolfi sarà proiettato sabato 28 aprile, alle 15 al Cinema Modena (Sala 1)
"I GIARDINI DELLA MEMORIA" AL FILMFESTIVAL CITTA' DI TRENTO

"Giardini della Memoria" è il titolo del "corto" – 16 minuti – che il regista solandro Claudio Redolfi ha tratto dal suo più ampio documentario "Ritorno in Galizia". Prodotto lo scorso anno dall'Ufficio Stampa della Provincia autonoma di Trento. "Ritorno in Galizia" fissava con immagini ed emozioni il viaggio compiuto da centosessanta trentini in visita ai cimiteri austroungarici della Galizia, nelle attuali Polonia e ucraina, dove risposano moltissimi giovani soldati trentini caduti nel corso della prima guerra mondiale.
"Giardini della Memoria", invece, che si avvale di un prezioso apparato video e di un testo che si avvale di due poesie appositamente scritte, una di Annemarie Wieser Cattani, responsabile della Croce Nera Austriaca per il Trentino, e la seconda del giornalista e scrittore Mauro Neri, è stato ammesso dalla giuria di selezione del Filmfestival Città di Trento 2012 nella categoria "Orizzonti Vicini" e sabato 28 aprile, alle 15, sarà proiettato in anteprima al Cinema Modena, Sala 1.-

Nel corso del primo conflitto mondiale, dal 1914 al 1918, milioni di cittadini di tutta Europa furono spediti sui fronti di quella che sarebbe diventata la più sanguinosa delle guerre. Alla fine del conflitto più di nove milioni di soldati persero la vita. Tra di loro quasi dodicimila furono i Trentini, morti per la gran parte indossando l'uniforme del l'esercito austro-ungarico.
È a quei giovani morti caduti sul fronte orientale, lontani dalle loro montagne e dimenticati per decenni dalla storia ufficiale, che questo film rende omaggio visitando oggi alcuni dei numerosi cimiteri ancora conservati in quella che fu la Galizia, oggi divisa tra Ucraina e Polonia, dove croci con nomi trentini sono accanto a croci con nomi provenienti da molte altre nazionalita' appartenenti al grande impero scomparso.
Claudio Redolfi, dimostrando una particolare sensibilità nell'uso della cinepresa, si addentra tra queste file di croci con la delicatezza e il rispetto di chi ricorda con partecipazione quel che avvenne quasi cent'anni fa. La voce rotta di emozione di Annemarie Wieser Cattani che legge la sua breve poesia dedicata ai morti nelle acque del fiume San, sul confine tra Polonia e Ucraina, e l'accorato appello di Mauro Neri a portare un pugno di terra trentina sulle tombe di questi giovani soldati, figli dei nostri bisnonni, accompagnano lo spettatore a ripercorrere quelle tracce sotto il sole galiziano. Per non dimenticare chi oggi riposa in silenzio nei "Giardini della Memoria". -