Domenica, 12 Ottobre 2014 - 02:00 Comunicato 2554

L'assessore Tiziano Mellarini gli ha consegnato l'Aquila di San Venceslao
I 100 ANNI DEL COMANDANTE VOLPI

"Non ho fatto niente per arrivare a 100 anni, ma nemmeno niente per non arrivarci". Con questa frase il comandante Francesco Volpi, classe 1914, ha concluso la cerimonia di consegna dell'Aquila di San Venceslao, la massima onorificenza della Provincia autonoma di Trento, in occasione della festa, organizzata oggi all'aeroporto Caproni, per i 100 anni di questo pioniere del volo, che l'8 maggio scorso ha rinnovato la propria licenza di pilota. "Si tratta di un esempio per tutto il Trentino e soprattutto per i giovani – ha detto l'assessore provinciale Tiziano Mellarini – che a nome della Giunta e del Presidente Ugo Rossi – ha consegnato a Volpi l'onorificenza".-

Il movimento aeronautico trentino, le istituzioni civili, militari e religiose, insieme a tanti amici e cittadini hanno celebrato oggi i "primi" cento anni di vita del comandane Francesco Volpi, unico pilota in Europa e secondo nel mondo che può vantare 80 anni di attività di volo ininterrotta. Colonnello durante la seconda guerra mondiale, impegnato sul fronte russo, fondatore dell'Aeroclub Trento, promotore della "Scuola Nazionale di volo in montagna" e padre dell'aeroporto G. Caproni di Trento, Volpi rappresenta un simbolo di tenacia e spirito di servizio, come in molti hanno oggi ricordato. Dal sindaco di Trento Alessandro Andreatta, al colonnello Maurizio d'Andrea, che ha portato a Volpi il saluto del generale Pasquale Preziosa, Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica militare italiana.
"Francesco Volpi è un interprete sublime dei valori della comunità trentina – ha detto l'assessore Tiziano Mellarini – ripercorrendo le tappe della sua incredibile vita, sottolineando come a 95 anni abbia scritto il suo primo libro". "Si tratta di un esempio di tenacia e di impegno – ha aggiunto Mellarini – soprattutto per i giovani". ll simbolo dell'Aquila – ha concluso Mellarini prima di consegnare a Volpi l'onorificenza – rappresenta il Trentino che cresce nel presente e costruisce per il futuro, senza mai scordare il proprio passato, che testimonia l'orgoglio della nostra terra, della nostra gente e di tutte le dure prove che sono state superate nel corso della storia. Volpi rappresenta tutto questo".
Alla fine, il comandante Volpi, nel ringraziare tutti, si è chiesto se meritava o meno gli onori ricevuti oggi. Una domanda che esprime, meglio di ogni commento, le qualità di un grande uomo che a conclusione della cerimonia, e non poteva essere diversamente, si è alzato in volo sulla città di Trento. (fm) -



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