Venerdì, 26 Febbraio 2016 - 12:09 Comunicato 311

Olivi: "I fondi destinati ai neo-imprenditori sono più che raddoppiati rispetto agli anni precedenti"
Giovani, donne, disoccupati: un sostegno mirato a chi avvia per la prima volta un'attività imprenditoriale

Dopo un'ultima consultazione con le organizzazioni imprenditoriali, la Giunta provinciale, su proposta del vicepresidente Alessandro Olivi, ha dato oggi il via libera alle modifiche ai criteri per l'erogazione degli aiuti alla nuova imprenditorialità. Da qui in avanti, come già annunciato, sarà data priorità ai progetti di impresa che vedano protagoniste le donne, i giovani fino ai 35 anni e i disoccupati da almeno un anno, e soprattutto a coloro di questi che avviano una attività imprenditoriale per la prima volta.
"Il 2015 - spiega Olivi - si è chiuso con ben 218 domande, tutte accolte. L'aiuto provinciale, pari al 50 per cento delle spese ammesse, è stato in tutto di circa 10 milioni. Alla luce di questo successo, abbiamo deciso di qualificare ancora maggiormente l'intervento agendo su nuovi e più incisivi requisiti d'accesso. La validità dell’impianto generale è confermata. Ma dopo un esame approfondito di questa prima fase, condotto anche con le parti economiche e sociali, abbiamo messo a fuoco alcune categorie cui vogliamo prestare maggiore attenzione: donne, giovani e disoccupati che per la prima volta accettano la sfida di mettersi in proprio. Ci attendiamo da un lato un maggiore ricambio generazionale nel nostro tessuto imprenditoriale, ma anche una piccola-grande svolta di carattere culturale, all'insegna del 'fare impresa'. Infine, abbiamo introdotto alcuni piccoli correttivi per prevenire l’insorgere di alcuni problemi, come una crescita anomala degli affitti alimentata dall’aiuto provinciale”.
Il vicepresidente Olivi tiene peraltro a sottolineare che le risorse destinate al sostegno delle nuove imprese non sono assolutamente in riduzione: "I fondi destinati ai neo-imprenditori sono più che raddoppiati rispetto agli anni precedenti: negli anni 2012-2013-2014 l'importo dei contributi concessi si aggirava intorno ai 3 milioni di euro all'anno mentre con il nuovo strumento avviato a settembre 2015 la Giunta ha messo a disposizione oltre 7 milioni di euro per le domande presentate. Con la rimodulazione approvata oggi la Giunta destina in ogni caso almeno 5 milioni di incentivi alle nuove iniziative a cui si aggiungeranno i bandi europei con risorse Fesr in corso di elaborazione per un valore di poco inferiore; la stima è di 3 milioni di euro".

Le domande presentate a Trentino Sviluppo nel 2015 riguardavano per circa il 75% donne e giovani, segno che queste categorie sono comunque già ora le più interessate al sostegno provinciale. La distribuzione sul territorio è abbastanza omogenea, indice questo di una vivacità imprenditoriale diffusa. Il sostegno provinciale in tutto era ammontato a circa 10 milioni, per un tetto massimo di 50.000 euro a iniziativa. La maggior parte delle domande, 120, ha riguardato il commercio; a seguire artigianato, turismo, industria, cooperazione.

Nel confermare la strategicità di questo sostegno, la Provincia introduce ora due ulteriori requisiti qualitativi. Il primo riguarda il riconoscimento della priorità alle nuove iniziative avviate da giovani (fino a 35 anni), da donne (senza limite di età) e da disoccupati (da almeno 12 mesi). A questa prima scrematura che riguarda i requisiti soggettivi dovrà accompagnarsi anche un secondo elemento, la effettiva novità dell'iniziativa imprenditoriale: saranno valorizzati quindi i soggetti alla prima esperienza in assoluto con l’imprenditorialità.
In questo modo un’impresa avviata da giovani, donne o disoccupati che non abbiano mai svolto precedenti attività imprenditoriali, potrà ottenere un intervento fino ad euro 40.000, in relazione ad una spesa massima di euro 80.000; la percentuale soggetta al finanziamento provinciale è sempre pari al 50% della spesa ammessa, mentre calano di poco le soglie (nel 2015 la spesa ammessa era pari a 100.000 euro).

La Giunta ha inoltre deciso di limitare l’intervento provinciale a sostegno dei costi sostenuti dai nuovi imprenditori per l’affitto degli immobili entro un massimo di 20.000 euro, per il quinquennio oggetto di agevolazione, e di fissare contestualmente un limite al metro quadrato di spesa ammissibile, al fine di evitare che l’aiuto provinciale possa determinare un’anomala impennata degli affitti. Questa rimodulazione dell’intervento provinciale, in particolare, è stata oggetto di consultazione con le parti sociali prima di approdare in commissione consiliare.
Infine la Giunta ha deciso di mantenere un aspetto decisamente innovativo introdotto ad ottobre costituito dalla nuova modalità di erogazione dell l’aiuto alle imprese che avviano l’attività: si tratta del meccanismo che consente di fornire in anticipo le risorse necessarie attraverso un conto corrente dedicato, da cui possono essere effettuati i pagamenti delle spese ammesse a contributo. (mp)

All.: tabella contributi alla nuova imprenditorialità

(mp)


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