Martedì, 22 Marzo 2022 - 15:15 Comunicato 754

Ribadita l'importanza di preservare un bene fondamentale
Giornata dell'acqua, l'incontro con gli studenti dell'Iti Buonarroti

L’ITI Buonarroti di Trento ha ospitato oggi la celebrazione della 30. edizione della “giornata mondiale dell’acqua”, istituita nel 1992 dalle Nazioni Unite. L’iniziativa è stata voluta da ASSFRON con l’obiettivo di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica su uno dei drammi dell’umanità: la mancanza dell’acqua dolce che di anno in anno sta diventando sempre più drammatica con conseguenze sempre più pesanti.
La giornata mondiale dell’acqua (un momento dell'incontro all'Iti Buonarroti di Trento con la dirigente Laura Zoller, al centro Carlo Bridi segretario di ASSFRON Associazione Scuole Senza Frontiere ) [ Ufficio stampa Pat]

I dati resi noti per l’occasione dall’OMS dimostrano che ancora 2.2 miliardi di persone sono prive di acqua potabile e come questo sia una delle maggiori cause di morte. Sempre secondo l’OMS ben l’80% delle malattie spesso mortali contratte da quel miliardo e 200 milioni di persone che vivono nel continente africano sono causate dalla cattiva qualità dell’acqua consumata. E questo nonostante le Nazioni Unite abbiano dichiarato solennemente il diritto all’acqua per tutti gli abitanti del pianeta come uno dei diritti inalienabili.

"Il problema sarebbe risolvibile, non con impianti megagalattici, ma con una fitta rete di pozzi vicini ai villaggi, vicini ai Centri di Salute, vicini alle scuole ed ai mercati come è lì a dimostrare la nostra quasi quarantennale esperienza nel cuore dell’Africa nera dall’Uganda al Mozambico, dalla Repubblica Democratica del Congo, al Ruanda, al Sud Sudan", ha affermato fra l’altro Carlo Bridi, segretario di ASSFRON, con un'esperienza maturata in Africa fin dal lontano 1985. Quando in un villaggio arriva l’acqua la situazione della salute degli abitanti che vengono serviti cambia radicalmente. Ogni giorno muoiono per cause legate alla cattiva qualità dell’acqua consumata e alla poca acqua disponibile, circa 1.000 bambini afferma l’OMS.
La dirigente del Buonarroti Laura Zoller, ha sottolineato la grande sensibilità a questi temi del corpo docente e degli studenti dell’ITI. "Anche in questo caso - ha affermato Zoller - vediamo una partecipazione attiva degli studenti. Dobbiamo essere sempre più consapevoli che l’acqua è un bene va tutelato e non sprecato".
Franco Ianeselli, sindaco di Trento ha ricordato come il tema dell’acqua sia centrale e come ad oggi il possesso delle fonti d’acqua causi più di 500 guerre nel mondo.
Mentre il dirigente generale del Dipartimento Istruzione della Provincia autonoma di Trento Roberto Ceccato, ha sottolineato l’importante ruolo della scuola nell’educazione ad un corretto uso dell’acqua affinché non venga sprecata. "Tutti - ha concluso Ceccato - dobbiamo avere maggiore consapevolezza dell’importanza del rispetto di questo bene prezioso".
Obiettivo dell’OMS, ha ricordato Bridi, è quello di arrivare ad assicurare entro il 2030 almeno 20 litri d’acqua potabile/persona/giorno: oggi mediamente una famiglia di 8-10 persone ha a disposizione una tanica d’acqua spesso non potabile al giorno, mentre noi ne consumiamo 250 litri/persona/giorno. Ma su questo punto si inserisce il nodo degli sprechi dell’acqua da quelli domestici a quelli agricoli, alla rete distributiva italiana, rispetto alla quale, secondo dati recenti, circa il 35-40% dell’acqua che viene prelevata dalle sorgenti o dalle falde si perde durante il tragitto.
Ma c’è un altro problema da affrontare: le modificazioni climatiche stanno intaccando tutte le più importanti fonti di acqua potabile, basti pensare allo scioglimento dei ghiacciai, mentre le precipitazioni sono sempre più rare e violente riducendo la portata di falde e sorgenti con il risultato che zone agricole sempre più vaste in futuro rischiano di essere desertificate, proprio nel momento in cui cresce la domanda di cibo.

(us)


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