
In molte regioni del pianeta gli eventi meteorologici estremi, come ondate di calore, periodi di siccità e piogge torrenziali, diventano sempre più frequenti e intensi a causa del cambiamento climatico. Anche per l’area alpina, che costituisce per propria natura un ambito territoriale particolarmente predisposto al rischio idrogeologico, gli scenari climatici futuri indicano che tali eventi estremi tenderanno ad accrescere l’esposizione di persone e beni al rischio di subire impatti negativi. Questo anche per effetto delle contestuali condizioni di crescente vulnerabilità associate agli effetti del consumo di suolo, dell’urbanizzazione e del degrado ambientale.
Su iniziativa dell’Assessore all'urbanistica, ambiente e cooperazione Mario Tonina, la Giunta provinciale ha adottato nell’agosto 2021 un programma di lavoro “Trentino Clima 2021-2023”, coordinato dall’APPA, finalizzato all’elaborazione di una Strategia provinciale di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici che orienti in maniera sistemica e organica l’azione di contrasto ai cambiamenti climatici negli anni a venire. Il programma prevede un rafforzamento delle basi conoscitive sulle variazioni climatiche in atto e sugli scenari futuri attesi, sugli impatti sui sistemi naturali e sui settori socio economici, e sulle maggiori vulnerabilità del territorio a tali impatti. L’obiettivo principale è quello di individuare opportune misure di adattamento, in grado di limitare i danni degli impatti dei cambiamenti climatici e di aumentare la resilienza dei sistemi naturali e socio-economici, garantendo un livello di sicurezza adeguato per le persone e per la salvaguardia dei beni e del paesaggio. In questo i sistemi di allerta giocheranno negli anni a venire un ruolo vitale in numerosi settori oltre a quello della salute e della sicurezza della popolazione: dall’agricoltura al turismo, dalle infrastrutture dei trasporti ed energetiche. Di conseguenza le informazioni fornite dalla rete provinciale di monitoraggio idro-meteorologico saranno sempre più imprescindibili per assicurare servizi climatici di qualità finalizzati all’allertamento, ma anche alla gestione delle risorse (come l’acqua), alla pianificazione e alle attività nei diversi settori, come quello agricolo e della produzione di energia idroelettrica.
L’attenzione alla gestione del rischio da pericoli naturali in un contesto di clima che cambia è una delle priorità affrontate anche a livello della Strategia europea per la Macroregione Alpina - EUSALP, che contempla uno specifico gruppo di lavoro, “Governance del rischio”, al quale partecipa attivamente anche la Provincia autonoma di Trento, attraverso delegati afferenti sia al Dipartimento di Protezione Civile, Foreste e Fauna che all’APPA.