In vista del concerto che si terrà il prossimo 12 marzo al Teatro Sociale in occasione dei 15 anni della Fondazione Cassa Rurale di Trento, la Fondazione Museo storico del Trentino rende omaggio alla cantante veronese con un incontro pubblico dal titolo "Gigliola Cinquetti incontra il suo archivio".
Venerdì 8 marzo alle ore 17 presso l'Officina dell'autonomia Gigliola Cinquetti dialogherà con Quinto Antonelli, storico e curatore, assieme ad Anna Iuso, del volume Scrivere agli idoli: la scrittura popolare negli anni Sessanta e dintorni a partire dalle 150.000 lettere a Gigliola Cinquetti.
Nel 2002 Gigliola Cinquetti donò alla Fondazione Museo storico del Trentino il suo ricco archivio, costituito da circa 150.000 lettere scritte tra il 1963 e il 1992 da fans, ammiratori e ammiratrici. Oltre alle lettere, l’archivio è formato da una collezione di dischi 45 e 33 giri, materiali promozionali, spartiti musicali e testi delle canzoni, riviste di costume, ritagli di giornali, fotografie di scena. Di particolare valore sono la settantina di abiti indossati da Gigliola Cinquetti durante le sue esibizioni, come quello indossato al Festival di Sanremo e all’Eurovision del 1964 quando cantava Non ho l'età. Si tratta di una documentazione importante che ci consente di toccare con mano il gradimento popolare della cantante ma anche di raccontare i cambiamenti profondi dell’Italia soprattutto degli anni sessanta e settanta del Novecento.
«Siamo grati alla cantante Cinquetti per avere scelto il nostro Museo, più di vent'anni fa, come luogo per conservare ricordi, speranze e memorie dal basso di quella generazione cresciuta in un'Italia così diversa da quella di oggi ma nella quale ancora possiamo rispecchiarci. Inutile nascondere poi che i vestiti, le riviste, gli accessori rendono questo fondo uno dei più originali delle nostre collezioni»: queste le parole del direttore della Fondazione Museo storico del Trentino Giuseppe Ferrandi che conclude: «A fare da sfondo all’incontro dell’8 marzo ci saranno alcuni abiti della cantante, le lettere ricevute nei primi anni della sua carriera, i servizi fotografici apparsi sulle principali riviste nazionali e internazionali e altri oggetti personali. Siamo felici di poter mostrare alla cittadinanza questo archivio e avere la possibilità di commentarlo assieme ad una grande artista».