
"Il giardino Bortolotti, che possiamo ammirare nel suo splendore dopo una grande campagna di restauri condotta con la supervisione della nostra Soprintendenza, è una straordinaria realizzazione scenografica ottocentesca, dovuto alla passione di Tommaso Bortolotti. Un giardino pensato 'in verticale', all'interno di una cava abbandonata, uno spazio che non ha eguali in Trentino e che questa pubblicazione contribuirà a svelare e a farci conoscere in tutta la sua ricchezza e meraviglia", queste le parole dell'assessore provinciale alla cultura, Mirko Bisesti.
Con un formato agile e numerose illustrazioni, frutto di un'apposita campagna fotografica, il volumetto è composto da una prima parte dedicata ai 'luoghi del giardino', in forma di schede di approfondimento degli episodi salienti del percorso di visita, e da una seconda con saggi via via dedicati alla storia dell'insolito complesso, alla sua fortuna nel tempo, alle fotografie storiche del sito e al suo lungo restauro, appena concluso grazie a consistenti finanziamenti pubblici.
Il giardino costituisce una delle particolarità del territorio trentino, visitata da viaggiatori illustri e citata dalle guide turistiche già a fine Ottocento. Frutto dell'ingegno e della creatività dell'eccentrico e poliedrico Tommaso Bortolotti (1796-1872), che vi profuse le sue sostanze, ha conosciuto nel Novecento un progressivo degrado, dal quale l'ha riscattato un attento restauro che ne ha consentito la regolare apertura al pubblico, con visite guidate. A conferma della sua importanza, il giardino dei Ciucioi è stato inserito nel PNRR dedicato ai giardini storici italiani.