I progetti formativi dovranno contribuire ad affrontare concretamente i problemi legati al precoce abbandono scolastico quale causa di esclusione sociale e lavorativa attraverso il reinserimento dei giovani coinvolti in un contesto formativo per conseguire un titolo di studio del secondo ciclo, anche in apprendistato. Gli interventi saranno pertanto destinati a giovani di età compresa tra i 15 ed i 18 anni che abbiano abbandonato un percorso scolastico/formativo del secondo ciclo senza aver conseguito un titolo finale. Dopo la sottoscrizione del patto di servizio presso un Centro per l’impiego il giovane sarà assistito in una fase di orientamento, propedeutica alla scelta definitiva del percorso formativo.
E’ richiesto ai proponenti delle proposte progettuali, oltre ad un’attenzione alle situazioni individuali e personali dei frequentanti, di prevedere uno svolgimento dell’attività con metodi e pratiche educative innovative attraverso un approccio metodologico incentrato sui bisogni e sulle caratteristiche dei partecipanti. La docenza dovrà essere in grado di motivare e coinvolgere gli utenti i quali hanno in passato evidenziato problematiche di apprendimento nei percorsi scolastici ordinati e con metodologie didattiche tradizionali.
Gli ambiti su cui si richiede lo sviluppo della progettazione sono riferiti ai seguenti settori: agricoltura e ambiente (allevamento, coltivazioni, gestione del verde), industria e artigianato (trasformazione agroalimentare, produzioni lavorazioni industriali e artigianali, legno, grafico, abbigliamento) e servizi (amministrativo e commerciale, acconciatura ed estetica, alberghiero e della ristorazione). Questi settori sono rispondenti agli indirizzi previsti nel programma triennale della formazione approvato dalla Giunta.
La scadenza per la presentazione dei progetti formativi è fissata alle ore 12.30 di giovedì 7 luglio 2016. L’avvio delle attività sarà concomitante con l’inizio dell’anno scolastico 2016-2017.
Con questa nuova offerta si ampliano le possibilità offerte con garanzia giovani in Trentino, avviano una seconda fase, concordata con Il Ministero del lavoro e politiche sociali, responsabile del piano a livello nazionale, che vedrà a breve nuove opportunità scaturita da una analisi dei punti di forza e debolezza del programma avviato operativamente l'anno scorso e che fino ad ora ha visto coinvolti, al 2 giugno 2016, in Trentino, 4.612 giovani, di cui 3.054 si sono successivamente iscritti ad uno dei 4 percorsi previsti. Il 46,3 % ha poi trovato uno sbocco occupazionale o temporaneo o definitivo. Con questa seconda fase si vuole aumentare la percentuale di chi viene inserito nel modo del lavoro offendo nuove possibilità in incontro tra domanda ed offerta lavorativa. (mp)