Dopo l'ex Calzedonia di Avio e l'ex Lowara di Malè, un altro importante immobile industriale si toglie di dosso l'etichetta di "ex" ritornando ad accogliere nuove aziende e lavoratori. Si tratta dal complesso lasciato libero nel 2010 dalla Omga, in zona Industriale a Grigno, che da oggi ospita sei attività produttive. La formula è la stessa: un'area strategica rimasta improduttiva a seguito di una crisi aziendale, l'acquisto da parte della Provincia tramite Trentino Sviluppo e la successiva cessione a piccole aziende locali con il recupero dei capannoni dismessi per realizzarvi un "condominio artigianale".
"La Provincia si è impegnata a fondo – ha ricordato Alessandro Olivi vicepresidente della Provincia autonoma di Trento ed assessore allo Sviluppo economico e Lavoro - per far sì che questo patrimonio immobiliare, diventato crudo simbolo della crisi che aveva desertificato un luogo importante della Bassa Valsugana, diventasse l'incubatore di nuove iniziative. Lavorando in sinergia con amministrazione comunale e gli artigiani del territorio abbiamo generato un modello di politica virtuosa che contrasta la crisi rimettendosi in cammino e costruendo le condizioni in grado di valorizzare le piccole imprese del territorio. A riprova del fatto che Trentino Sviluppo opera con efficacia a favore di tutte le attività imprenditoriali, non solo di quelle industriali".
Soddisfazione è stata espressa anche da Diego Laner, presidente di Trentino Sviluppo. "Il recupero di questo complesso industriale - ha sottolineato Laner - rappresenta oggi una risposta concreta alle aspettative di piccole aziende locali e contribuirà a rafforzare le stesse ed il tessuto economico locale. Siamo peraltro in fase di trattativa avanzata con altre imprese della Valsugana per cedere gli ultimi moduli produttivi che ad oggi rimangono nella disponibilità di Trentino Sviluppo".
"Omga non era una fabbrica, era la fabbrica di Grigno – ha ricordato il sindaco Leopoldo Fogarotto – la prima attività produttiva che ha dato il via alla nostra zona industriale e che tra il 1975 il 1980 è arrivata ad occupare 150 addetti. Dalle ceneri di quella realtà sta oggi nascendo un'esperienza positiva, stimolante per i nostri artigiani che hanno investito in queste loro nuove sedi e stanno sviluppando nuove idee, anche grazie al valido supporto di Trentino Sviluppo".
Sei le aziende che oggi, giovedì 28 novembre, hanno preso ufficialmente possesso degli spazi, risistemati da Trentino Sviluppo – che nel 2011 si è trovata in disponibilità l'immobile a seguito di un'operazione di leaseback siglata nel 2007 - con il completo rifacimento del tetto, la realizzazione di nuovi accessi carrabili e pedonali, degli allacciamenti elettrici, idrici e fognari alle varie utenze, ma anche di impianti tecnologici, recinzione esterna e realizzazione delle murature divisorie dei singoli lotti resi autonomi e personalizzati in base alle esigenze tecnico-produttive delle aziende insediate. I lavori, durati quasi un anno (da metà ottobre 2012 a metà settembre 2013), per una spesa complessiva di 673 mila euro, hanno reso possibile la completa riconversione del sito industriale, adeguandolo alle più recenti normative in materiale di sicurezza del lavoro.
La sola Geoturn Srl ha acquisito circa 5 mila metri, la metà della superficie coperta disponibile: un'azienda specializzata nella fabbricazione di strutture metalliche, produzione di barriere antirumore e pannelli fonoassorbenti, proveniente dal vicino Veneto ed insediatasi provvisoriamente, nel settembre 2010, nello stabilimento "ex Ares" di Grigno, per poi passare dentro gli spazi attigui dell'ex Omga.
Gli altri 2.100 metri quadrati sono stati suddivisi tra cinque piccole aziende: l'Impresa Edile Gasperini Lucio, che occupa 533 mq, Termoidraulica Gasperini (176 mq), Lumen Impianti Elettrici (356 mq) e le imprese individuali Furlan Cristian (533 mq), carpenteria metallica, e Gonzo Manlio (350 mq), che si occupa di raccolta e lavorazione di materiali ferrosi e rottami. Trentino Sviluppo manterrà per il momento la proprietà degli ulteriori 2.800 metri quadrati, ma si stanno concretizzando le iniziative finalizzate a cedere anche quell'ultima porzione, così da ottimizzare gli spazi del complesso produttivo.
Ad oggi le sei imprese insediate danno lavoro complessivamente a 21 addetti ma, grazie anche agli spazi ricavati nella nuova sede, lontana dagli spazi angusti dentro il centro abitato di Grigno, potranno finalmente concretizzate i propri piani di sviluppo con un atteso aumento dell'occupazione. (d.m.)
Fotoservizio e immagini video a cura dell'Ufficio stampa -