Venerdì, 04 Ottobre 2013 - 02:00 Comunicato 2833

La Giunta ha messo a disposizione una somma di 100mila euro per il biennio 2014-2015
GLI SCAVI ARCHEOLOGICI A SAN MARTINO NEL LOMASO AUTORIZZATI PER ALTRI CINQUE ANNI

La Giunta provinciale ha oggi autorizzato la prosecuzione per altri cinque anni dell'attività di cooperazione in campo archeologico tra la Provincia autonoma di Trento, il Comune di Comano Terme e la Kommission zur vergleichenden Archäologie römischer Alpen- und Donauländer della Bayerischen Akademie der Wissenschaften (progetto SMaLL, acronimo di monte San Martino nel Lomaso). Per il biennio 2014-2015 la Provincia metterà a disposizione un importo di 100mila euro, pari al 42% delle risorse complessive necessarie.-

Con la decisione di oggi la Giunta provinciale ha assicurato stabilità e impegno di prosecuzione a un progetto di ricerca scientifica pluriennale in campo archeologico che nel decennio scorso ha portato prima ad identificare e quindi a documentare nelle sue parti sopravvissute un esteso insediamento fortificato posto sulla vetta del monte di San Martino nel Lomaso. Costruito nel quinto secolo dopo Cristo e utilizzato nei duecento anni successivi, era completamente sparito e nessun documento ne ha mai parlato. Gli archeologi lo hanno ritrovato, scoprendone le parti sepolte tra la vegetazione: una cinta muraria estesa per oltre un chilometro, tratti viari esterni e interni, parti di diversi edifici che, liberati e riportati alla luce, risultano di straordinaria imponenza con un altro grado di conservazione architettonica.
Accanto alla Provincia, partner sostenitori della ricerca sono il Comune di Comano Terme e la Bayerische Akademie der Wissensaften (Accademia bavarese delle Scienze), tra i più prestigiosi e antichi centri di ricerca scientifica tedeschi che partecipa al progetto con la sua Kommission zur vergleichenden Archäologie römischer Alpen- und Donauländer (Commissione per l'archeologia dei territori romanizzati tra le Alpi e il Danubio) diretta dal prof. Volker Bierbrauer, uno tra i più noti studiosi europei dell'archeologia dei Goti e dei Longobardi. Per coordinare fin dall'inizio i lavori dei tre soggetti nell'agosto del 2007 venne firmato un protocollo d'indirizzo, mentre nel 2009 venne firmata una Convenzione quinquennale che è quindi in scadenza nella primavera prossima.
Nel luglio scorso una nota personale del presidente Bierbrauer confermava l'interesse dell'ente di ricerca tedesco a proseguire nella collaborazione con la Provincia autonoma di Trento e il Comune di Comano Terme fino alla completa conclusione della ricerca (che è prevista per il 2019). Analogo intendimento lo ha espresso Livio Caldera, sindaco del Comune di Comano Terme e oggi - con la deliberazione approvata stamani - anche la Provincia autonoma di Trento ha dato la propria riposta, assicurando continuità di presenza e partecipazione favorevole sia al completamento degli scavi archeologici nel sito, sia al necessario sostegno alle attività di studio e di approfondimento per l'interpretazione e la presentazione dei risultati in sede scientifica quale conclusione.
Con la decisione di oggi l'esecutivo provinciale autorizza e dà mandato al dirigente della Soprintendenza per i beni architettonici e archeologici a confermare la partecipazione e a rinnovare la convenzione per ulteriori cinque anni. Quale quota di partecipazione agli investimenti per il biennio 2014-2015, con il medesimo atto è stata messa a disposizione una somma di 100mila euro, pari al 42% dei costi preventivati per le attività di ricerca; le restanti quote saranno a carico rispettivamente della Bayerische Akademie (44%) e dell'Amministrazione comunale di Comano Terme (14%). Da sottolineare come è questo il primo caso di un progetto interno in campo archeologico capace di trovare sostegno e risorse esterne all'Amministrazione, segno della capacità di presentarsi e di proporsi in modo credibile con progetti di alto valore scientifico e con l'autorevolezza necessaria per ottenere sostegno e risorse da investire nel patrimonio e nella ricerca trentini, strada oggi più che imposta.
L'attività di scavo programmata per il 2013, che nel corso dell'estate ha registrato la presenza nell'area di una decina di ricercatori e di studenti delle Università di Innsbruck, Basilea, Monaco, Bamberga, Francoforte e Travna nella Repubblica Slovacca, ospiti del Comune di Comano Terme, si è conclusa il 21 settembre scorso.
(m.n.)
In allegato, scheda riepilogativa in PDF del progetto di ricerca archeologica monte San Martino nel Lomaso (acronimo SMaLL) -