Giovedì, 05 Marzo 2015 Comunicato 513

Lunedì 9 marzo diversi eventi per ricordare il fondatore del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina
GIUSEPPE ŠEBESTA (1919-2005) L'EREDITÀ DI UN GENIO. RICORDI, TESTIMONIANZE E ATTIVITÀ NEL DECENNALE DELLA SCOMPARSA

Giuseppe Šebesta, il fondatore del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, viene ricordato a dieci anni dalla scomparsa con una serie di iniziative in programma a Tuenno lunedì 9 marzo. Nel corso della giornata si svolgeranno attività didattiche sulla fiaba rivolte agli studenti della Scuola Primaria di Tuenno e una rassegna di film aperta al pubblico. La sera, in un convegno a cui partecipano studiosi che hanno lavorato con Šebesta, verrà ricordata la sua figura eclettica di pioniere della moderna ricerca etnografica. La giornata è organizzata in collaborazione con l'assessorato alla Cultura del Comune di Tuenno e la Biblioteca comunale, dove viene allestita una piccola esposizione bibliografica e di memorabilia.-

"Ho creato la cassaforte dei trentini, la carta d'identità dei loro valori" dichiarò Giuseppe Šebesta dando vita al più importante museo etnografico italiano di ambito regionale, il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele all'Adige.
Etnografo e saggista, documentarista e regista, pittore e narratore, creatore di pupi animati e sperimentatore scientifico, Šebesta, oltre a essere stato ideatore e fondatore del Museo di San Michele, ha contribuito anche alla creazione del Museo degli Usi e Costumi della Gente di Romagna di Santarcangelo (1971) e del Museo etnografico degli Zattieri del Piave di Codissago di Castellavazzo (2001), e può quindi essere considerato uno dei padri della moderna museografia etnografica italiana.
A dieci anni dalla sua scomparsa, il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina e la Biblioteca di Tuenno lo ricordano con una serie di iniziative che si svolgono a Tuenno, lunedì 9 marzo: Giuseppe Šebesta (1919-2005) L'eredità di un genio. Ricordi, testimonianze e attività nel decennale della scomparsa.
Al primo momento ufficiale della Santa Messa celebrata nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta a Cles, seguono le attività didattiche riservate agli studenti della Scuola primaria di Tuenno proposte dai Servizi educativi del Museo e incentrate sulle leggende del Trentino, tema molto caro a Šebesta, che scrisse venti fiabe pubblicate nel celebre libro per l'infanzia Le dita di fuoco. Venti fiabe di valli trentine (1962). Scoprendo i personaggi delle sue fiabe, i ragazzi fanno conoscenza della figura del fondatore del Museo di San Michele, che approfondiscono nel corso del pomeriggio con Le dita di fuoco. Spettacolo di burattini in cui i personaggi nati dalla fantasia di Šebesta si animano grazie alle creatività del burattinaio Luciano Gottardi.
Si prosegue con la visione di alcuni estratti dei video del designer Andrea Foches Leggende delle Anguane, dove il tema delle leggende viene approfondito grazie alle recenti elaborazioni in computer grafica 3D. L'attività per le scuole si conclude con Quasi una fiaba, il film di Giulio Briani del 1953, una sorta di fantasioso ritratto di Šebesta nel periodo dell'esilio volontario in val dei Mòcheni, dedito alla sperimentazione scientifica e al cinema di animazione per l'infanzia.
Le proposte del pomeriggio, aperte al pubblico e a ingresso libero, prevedono dalle 14.30 alle 18.30 presso la sala video della Biblioteca di Tuenno la proiezione di alcuni lavori facenti parte della cospicua produzione filmografica di Šebesta. "Osserva… un mondo meraviglioso, in tutta umiltà, vive accanto a te" è l'incipit dei brevi documentari scientifici firmati da Šebesta, con lo pseudonimo di Venceslao Moldavia.
Alle 20.30, presso il teatro parrocchiale, il momento culminante della giornata, con i ricordi di chi ha lavorato a stretto contatto con Šebesta e lo ha conosciuto da vicino. Al convegno intervengono Franco Da Rif conservatore del Museo degli Zattieri del Piave di Codissago di Castellavazzo, Alessandro Fontanari veterano bibliotecario e brillante prefatore del libro Saga Mòchena di Šebesta, Gaetano Forni etnografo e studioso di storia dell'agricoltura, Andrea Leonardi ex presidente del Museo di San Michele e ordinario di Storia economica presso la Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Trento, Giovanni Kezich direttore del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele all'Adige, Giuliana Sellan antropologa che ha iniziato le sue ricerche nella valle dei Mòcheni collaborando con l'Istituto Culturale Mòcheno e con Šebesta stesso.
Da lunedì 9 a venerdì 13 marzo è inoltre visitabile presso la Biblioteca comunale di Tuenno una piccola esposizione bibliografica e di memorabilia di Giuseppe Šebesta. -

(ac)


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