La Provincia autonoma ha attivato un progetto speciale sulla Convenzione delle Alpi (Francesco Dellagiacoma dipartimento territorio e ambiente) per dare attuazione ai contenuti dei protocolli nell'ambito delle proprie competenze e per intensificare i rapporti di collaborazione con le altre regioni alpine. Le tre piattaforme che la Provincia ha deciso di sostenere - nell'ambito della presidenza italiana - sono gruppi di lavoro di significativa importanza per l'ambiente alpino: quella dell'acqua è presieduta da Riccardo Rigon dell'Università degli Studi di Trento; quella dedicata ai grandi predatori, agli ungulati selvatici in rapporto con l'uomo e la società è presieduta da Claudio Groff del servizio foreste e fauna della Provincia autonoma; la piattaforma dedicate alle foreste montane è presieduta da Francesco Dellagiacoma.
La Convenzione delle Alpi è un trattato siglato dagli otto Stati alpini (Italia, Austria, Francia, Germania, Liechtenstein, Principato di Monaco, Slovenia e Svizzera) e dall'Unione Europea per la protezione delle Alpi e la promozione dello sviluppo sostenibile nel territorio alpino. Ciò che da maggior valore alla Convenzione è il fatto che, per la prima volta a prescindere dai confini nazionale, un territorio montano è definito come unità funzionale geografica e spazio economico e culturale impegnato a risolvere sfide comuni.
La presidenza della Convenzione delle Alpi è italiana (succede alla Svizzera) dall'inizio dello scorso anno e fino alla fine di quello in corso. Ciò assume un'importanza particolare se si considera che, nel secondo semestre del 2014, l'Italia avrà anche la presidenza dell'Unione Europea. Il Ministero per l'Ambiente ha attivato, da tempo, un Tavolo di coordinamento fra le regioni alpine (tutte hanno aderito) e gli enti interessati fra cui la Fondazione Dolomiti Unesco, l'EURAC e il Fondo italiano per l'Ambiente. Il tavolo ha predisposto un protocollo d'intesa sottoscritto nel novembre del 2012 da tutti gli aderenti.
Markus Reiterer, in carica dal 1 luglio scorso, è il primo Segretario austriaco: ha raccolto il testimone dall'italiano Marco Onida. Giurista con esperienze di docenza universitaria in ambito di diritto e relazioni internazionali, dirige regolarmente un Moot Court (procedimento giudiziario simulato) relativo al diritto ambientale e alpino. (fs)
Fotoservizio a cura dell'Ufficio stampa -