Venerdì, 11 Aprile 2014 - 02:00 Comunicato 848

Oggi la Giunta provinciale ha approvato la convenzione con l'Università degli Studi di Firenze
"GESTIONE DEL PAZIENTE COMPLESSO SUL TERRITORIO": LA CONVENZIONE

Il paziente complesso è quel malato cronico affetto da più patologie contemporaneamente, una definizione che sempre più sta marcando il nostro secolo. Per questo, a livello nazionale, è partito un progetto coordinato dal Ministero della salute e dalla Regione Toscana per individuare nuovi modelli di gestione. Nel percorso è stata coinvolta la Provincia autonoma di Trento, la Cattolica di Roma e la Fondazione Bruno Kessler. Obiettivo è sviluppare un percorso continuativo di cura, interamente tele-gestito. E da questo punto di vista la Provincia autonoma di Trento, insieme all'Azienda provinciale per i servizi sanitaria e a Fbk, porterà l'esperienza di TreC, la "Cartella clinica del cittadino", ovvero la piattaforma online di servizi sanitari per i cittadini trentini. La convenzione approvata oggi dalla Giunta provinciale, che sarà sottoscritta fra le parti nei prossimi giorni, prevede l'erogazione alla Provincia autonoma di Trento, da parte del Dipartimento di Medicina sperimentale dell'Università degli Studi di Firenze, di una somma pari a 56.000 euro, che avverrà in base allo stato di avanzamento delle attività. Il progetto si dovrà concludere entro il 24 ottobre 2014, responsabile scientifico è il dott. Emanuele Torri.-

Il progetto nasce nell'agosto 2012, con l'Accordo di collaborazione sottoscritto fra il Ministero della salute, presso il quale è stato istituito fin dal 2004 il Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM), e la Regione Toscana per portare avanti interventi di continuità di cura per il paziente complesso e modelli di gestione innovativi ad alto contenuto tecnologico.
La proposta progettuale, approvata dai Comitati strategico e scientifico del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie, prevede il coinvolgimento di tre regioni e province autonome, fra cui anche la Provincia autonoma di Trento. Gli enti partner sono l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, il Dipartimento Salute e solidarietà sociale della Provincia autonoma di Trento, la Fondazione Bruno Kessler.
Il paziente complesso è quello che più contraddistingue il nostro secolo: si tratta di un malato cronico, affetto da più patologie incidenti contemporaneamente, la cui gestione richiede uno sforzo di integrazione, multidisciplinarietà e continuità. Per questo si propone l'applicazione in Italia, in particolare nelle Regioni Toscana e Lazio (in collaborazione rispettivamente con l'Università di Firenze e la Cattolica) e nella Provincia autonoma di Trento (in collaborazione con Fbk), un approccio di sistema innovativo per gestire questo tipo di malato, dove gli strumenti ad alta tecnologia sono di fondamentale importanza. L'attenzione viene posta sul coinvolgimento diretto del medico di medicina generale e sul ruolo del paziente stesso.
Punto di partenza è l'implementazione di una struttura di raccolta e gestione dei dati, biologici e clinici, che deve necessariamente avvalersi di sistemi standardizzati ad elevata tecnologia, ovvero è necessario una piattaforma che raccolta, integri ed analizzi dati ad un livello di complessità finora mai gestito. Obiettivo del progetto è implementare un intervento di continuità di cura per il paziente complesso interamente gestito attraverso una piattaforma online di tele salute.
In Trentino la sperimentazione sarà basata sul sistema TreC, una piattaforma online di servizi sanitari per i cittadini trentini che consente di accedere alla propria documentazione sanitaria e permette di tenere traccia della propria storia clinica.
TreC, ovvero la "Cartella clinica del cittadino", che nasce da una sinergia fra Provincia autonoma di Trento, Azienda provinciale per i servizi sanitari e Fondazione Bruno Kessler, risponde a quanto previsto, a livello nazionale, dalla recente normativa in materia di Fascicolo Sanitario Elettronico e, a livello internazionale, dai modelli di patient empowerment attraverso l'utilizzo di sistemi di Personal Health Record (PHR). -