Venerdì, 03 Febbraio 2012 - 02:00 Comunicato 265

Firmato oggi un protocollo di collaborazione tra Provincia di Trento, Azienda sanitaria e Centro di Giustizia Minorile del Triveneto
GARANTITA LA TUTELA DELLA SALUTE DEI MINORI ENTRATI NEL CIRCUITO PENALE

Il sistema sanitario provinciale e quello della giustizia minorile uniscono le proprie forze per garantire la tutela della salute e il recupero dei minorenni e dei giovani adulti sottoposti a provvedimenti penali. A tal fine è stato oggi firmato a Trento un importante protocollo di collaborazione tra la Provincia autonoma di Trento, l'Azienda provinciale per i servizi sanitari e il Centro di Giustizia Minorile di Venezia. L'accordo - sottoscritto dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, il direttore dell'Apss Luciano Flor e il dirigente del Centro per la Giustizia minorile per il Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, Paolo Attardo - definisce le forme di collaborazione fra i tre enti allo scopo di garantire la tutela della salute ed il recupero dei minorenni e dei giovani adulti sottoposti a provvedimenti penali da parte dell'autorità giudiziaria minorile e in carico al sistema dei Servizi minorili di Trento, in particolare del Centro Prima Accoglienza presso il Tribunale dei Minori di Trento ed il Servizio sociale per i minorenni.-

Sulla base del protocollo di collaborazione, il cui schema era già stato approvato dalla Giunta provinciale il 23 dicembre scorso su proposta dell'assessore alla salute Ugo Rossi, verranno predisposti a cura dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari in collaborazione coi Servizi Minorili di Trento gli interventi e le prestazioni sanitarie, che saranno erogate preferibilmente all'interno del Centro di prima accoglienza di Trento e dell'Ufficio di Servizio sociale per i minorenni, che saranno ritenuti necessari.
Spetterà al Centro per la giustizia minorile mettere a disposizione a titolo gratuito idonei spazi per lo svolgimento dell'attività sanitaria, che si svolgerà tenendo conto delle necessarie condizioni di riservatezza previste dalla normativa vigente; parimenti sarà garantita l'autonomia professionale degli operatori sanitari e il corretto svolgimento dell'attività terapeutica e la continuità dei percorsi sanitari.
Il protocollo sottolinea inoltre che, tenuto conto dell'età evolutiva, l'intervento sul minore o sul giovane adulto che è entrato nel circuito penale dovrà essere espressione di un'attività integrata dei Servizi minorili della Giustizia, dei Servizi dell'Azienda sanitaria e dei Servizi sociali, ciascuno per le proprie specifiche competenze, nell'ottica di un "progetto educativo" che considera l'individuo nella sua globalità, prevedendo altresì programmi di formazione.
Per i soggetti minorenni e per i giovani adulti con disturbi psicopatologici, alcoldipendenza, tossicodipendenza/tossicofilia, sarà necessaria non solo una valutazione specialistica, ma eventualmente anche il collocamento in strutture di cura, quando ci si trova davanti a soggetti con sindromi acute, o comunque la previsione di interventi terapeutici.
Un articolo del protocollo disciplina anche l'attivazione e la continuità dei percorsi di cura - da definirsi attraverso l'approvazione da parte della Giunta provinciale di apposite linee guida - per i minori e giovani adulti per i quali si dispone il collocamento in comunità, sia provinciali che extraprovinciali, nell'ottica di un intervento integrato socio-sanitario-educativo.
Al protocollo faranno seguito i protocolli operativi aziendali in cui verranno individuate tutte le soluzioni organizzative idonee a sviluppare la collaborazione operativa nel rispetto delle diverse competenze in capo alla Direzione del Centro per la giustizia minorile e alla Direzione generale dell'Azienda sanitaria provinciale. Un'apposita Carta dei Servizi conterrà le modalità di erogazione dei servizi sanitari e gli standard di qualità attesi. Infine l'Osservatorio permanente sulla sanità penitenziaria, previsto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 1 aprile 2008 (recepito da una Norma di attuazione, la n. 252 del 2010) e dall'Accordo tra il Governo, le Regioni e le Provincie autonome di Trento e di Bolzano siglato il 22 novembre 2008, sarà lo strumento di supporto per la elaborazione delle politiche provinciali di tutela della salute dei minori/giovani adulti privati o limitati della libertà personale e sottoposti a procedimento penale.

Servizio video e immagini a cura dell'ufficio Stampa

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