Il Consorzio Innovazione Frutta S.r.l. è un centro di ricerca impegnato nel campo delle biotecnologie che si occupa, in particolare, della ricerca e dello sviluppo di nuove varietà frutticole per conto dei propri soci APOT e Fondazione Edmund Mach. Il socio di maggioranza, APOT, unitamente ai propri associati Consorzio Melinda, Consorzio Valli Trentine e Consorzio La Trentina sono fortemente impegnati nella ricerca di varietà di frutti innovative per le loro caratteristiche commerciali e di resistenza o di tolleranza alle principali patologie vegetali.
E’ in questo contesto che si innesta il progetto di ricerca “APPLE & BERRY”, per il quale il CIF ha presentato istanza di agevolazione alla Provincia autonoma nel luglio 2013.
La spesa ammessa ad agevolazione è pari ad euro 3.866.400,00, cui corrisponde un contributo provinciale di euro 2.513.160,00, erogabile in 5 annualità nel quinquennio 2015 – 2019.
Gli esiti del progetto di ricerca, come abbiamo detto, oltre a rafforzare la ricerca applicata in campo agricolo sviluppata dal CIF, contribuiranno all'accrescimento della competitività del settore agricolo trentino ed in particolare del sistema produttivo organizzato in ambito APOT, che si è assunto anche precisi impegni di carattere occupazionale, con un occhio di riguardo ai giovani. Inoltre il Consorzio Innovazione frutta e APOT si sono impegnati a mantenere sul territorio provinciale, per dieci anni dalla conclusione del progetto di ricerca, la sede legale, e quindi a versare in Trentino le relative imposte.
Tra gli ulteriori impegni assunti dal Consorzio Innovazione Frutta vi è quello di esercitare attività di ricerca e sviluppo in provincia di Trento per 10 anni dal termine del progetto; a questo proposito, verrà anche data priorità nelle assunzioni al personale formato negli organismi di ricerca operanti sul territorio provinciale. Infine, Il Consorzio si impegna a raggiungere a fine progetto, un livello di patrimonializzazione non inferiore al 30%, e a mantenere questo livello per due esercizi successivi.
Annualmente, e per cinque anni successivi alla sottoscrizione dell’accordo, le parti firmatarie si incontreranno per una verifica sulla stato di avanzamento del progetto, del piano industriale ed occupazionale e sulle risultanze dell’accordo.
Chiesti dal vicepresidente Alessandro Olivi impegni occupazionali per i 1521 lavoratori dei tre consorzi aderenti
Frutticoltura competitiva: via libera all'accordo negoziale con Apot e il Consorzio innovazione frutta
Sinergia fra settore agricolo e mondo della ricerca per la creazione di varietà frutticole innovative per le caratteristiche commerciali e per la resistenza alle principali patologie vegetali; effetti positivi sulla competività delle aziende trentine del comparto agricolo, coinvolte nel progetto; ricadute occupazionali concrete e sostegno ai tirocini dei giovani: sono questi gli aspetti salienti che emergono dall’accordo negoziale sottoscritto il 3 dicembre scorso dal vicepresidente Alessandro Olivi assieme ai rappresentati sindacali di Cgil, Cisl e Uil, ai vertici di APOT-Associazione Produttori Ortofrutticoli Trentini, di cui sono soci i consorzi Melinda, Valli Trentine e La Trentina, e al CIF-Consorzio Innovazione Frutta, il centro di ricerca a cui APOT si appoggia, che diventerà efficace a breve con l'approvazione definitiva da parte della Giunta provinciale. L’accordo riguarda la realizzazione di un progetto di ricerca applicata denominato “APPLE & BERRY “ che punta allo sviluppo di nuove varietà di melo, fragola e mirtillo, particolarmente adatte al territorio trentino. Le nuove varietà dovranno avere caratteristiche commerciali e qualitative di pregio, capaci di dare loro una "spinta in più" per la penetrazione sui mercati internazionali. E' la prima volta che il settore agricolo dà vita ad un progetto di questo tipo, che ha precise finalità di carattere anche imprenditoriale.
Il progetto viene realizzato dal CIF in collaborazione con la Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige e terminertà entro il luglio 2018: al momento il CIF ha già raddoppiato i ricercatori occupati, passati da 2 a 4, impegnandosi a mantenerli almeno fino al 2021. Ma soprattutto, il sistema produttivo organizzato in ambito APOT si è impegnato a mantenere, per la durata del progetto (cioè fino a tutto il 2018) e per i 5 anni successivi, il livello occupazionale di 1521 addetti ai tre consorzi aderenti, oltre ad ospitare 30 tirocinanti nell’ambito del programma “Garanzia Giovani”. "In sede negoziale - sottolinea Olivi - abbiamo chiesto, a fronte del contributo concesso per la ricerca, un preciso vincolo occupazionale per le imprese che ne beneficeranno, e un'attenzione particolare nei confronti dei giovani. Con questo progetto la ricerca incontra il mondo produttivo, in particolare quello legato alla terra, che caratterizza così fortemente il Trentino sui mercati esterni. Siamo convinti che l'agricoltura trentina ne uscirà rafforzata".
Il progetto viene realizzato dal CIF in collaborazione con la Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige e terminertà entro il luglio 2018: al momento il CIF ha già raddoppiato i ricercatori occupati, passati da 2 a 4, impegnandosi a mantenerli almeno fino al 2021. Ma soprattutto, il sistema produttivo organizzato in ambito APOT si è impegnato a mantenere, per la durata del progetto (cioè fino a tutto il 2018) e per i 5 anni successivi, il livello occupazionale di 1521 addetti ai tre consorzi aderenti, oltre ad ospitare 30 tirocinanti nell’ambito del programma “Garanzia Giovani”. "In sede negoziale - sottolinea Olivi - abbiamo chiesto, a fronte del contributo concesso per la ricerca, un preciso vincolo occupazionale per le imprese che ne beneficeranno, e un'attenzione particolare nei confronti dei giovani. Con questo progetto la ricerca incontra il mondo produttivo, in particolare quello legato alla terra, che caratterizza così fortemente il Trentino sui mercati esterni. Siamo convinti che l'agricoltura trentina ne uscirà rafforzata".