
I primi cittadini avevano espresso la propria preoccupazione rispetto alla situazione attuale, specialmente per i disagi a carico della popolazione residente, anziana in special modo. I 1.500 assistiti della dottoressa che - per raggiunti limiti di età - si trova ora in pensione, hanno la possibilità di rivolgersi al medico che copre l’ambulatorio di Fornace (il quale ha ancora 947 posti disponibili) o ad altri medici dell'ambito che si sono resi disponibili.
I primi cittadini hanno espresso parole di apprezzamento per l’impegno nell’individuare una soluzione rispetto ad una problematica tanto sentita. Per quanto riguarda la realtà di Civezzano, l’auspicio è che l’esito del bando possa consentire l’arrivo di un medico di medicina generale che possa garantire le proprie cure a tutti i residenti, in aggiunta ai dottori già presenti. L’assessore Segnana ha spiegato che la situazione appare particolarmente difficile non solo in Trentino, ma nell’intero Paese. Una problematica acuita dalla pandemia e dai numerosi pensionamenti che si sono registrati negli ultimi due anni (81). Al fine di migliorare le condizioni di lavoro dei camici bianchi, snellendo la burocrazia a loro carico, vengono loro garantiti maggiori servizi di supporto. La riorganizzazione dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari punta peraltro a favorire le aggregazioni, anche con l’obiettivo di presidiare ulteriormente il territorio coprendo le cosiddette zone carenti. Infine, nella nuova programmazione della Scuola di medicina generale è stata aumentata la disponibilità di posti per il prossimo triennio fino a 42 (nel 2022 è prevista la qualificazione di 26 medici).