Venerdì, 22 Aprile 2016 - 15:20 Comunicato 770

Lo strumento interesserà circa 52.000 lavoratori
Fondo di solidarietà territoriale: dopo il via libera dei Ministeri stamani l'approvazione dello schema di intesa da parte della Provincia. A breve...

Olivi: esperienza unica in Italia

Il Ministero del Lavoro, l'Inps nazionale ed infine in questi ultimi giorni il Ministero del'Economia e delle Finanze hanno esaminato l'accordo collettivo sottoscritto lo scorso dicembre fra Provincia e parti sociali in Trentino per la costituzione del Fondo di solidarietà territoriale. Tutti e tre questi soggetti hanno deliberato il via libera al progetto, verificato che è conforme alle norme del jobs Act, nel quale era stata appositamente ricavata la possibilità per la Provincia autonoma di Trento di derogare alle regole nazionali e sperimentare un sistema di sostegno al reddito e di politiche attive per i lavoratori delle piccole imprese su base territoriale.
Ora, in base sempre alla normativa vigente, la Provincia deve essa stessa formulare un atto di intesa con il Governo, essendo impegnata direttamente nel Fondo con un contributo economico che andrà ad integrare la provvista creata dai contributi bilaterali. Oggi, con delibera proposta dal vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi, la Giunta provinciale ha approvato lo schema di intesa. Spetta ora al Governo "chiudere il cerchio" emanando il decreto con il provvedimento istitutivo del Fondo. Il processo è andato avanti in modo rapido e progressivo, considerato che la norma che prevede l'istituzione del Fondo di solidarietà territoriale risale ad ottobre 2015, e che le parti che vi partecipano hanno sottoscritto l'accordo il 22 di dicembre scorso.
"Ancora una volta il Trentino rappresenta in assoluto un livello avanzato di innovazione in materia di politiche del lavoro e welfare - sottolinea il vicepresidente Olivi - . Siamo gli unici a dotarci di uno strumento improntato su di una matrice economica e sociale territoriale e non solo corporativa. Abbiamo fatto da apripista anche per la Provincia di Bolzano, che speriamo ci segua. Siamo ormai pronti a partire, dando vita ad un unicum a livello nazionale, una forma diversa, centrata sul territorio e le sue esigenze, di protezione nei confronti dei lavoratori delle pmi".

I fondi di solidarietà sono indicati dalla legge Fornero come lo strumento destinato a prendere il posto della cassa integrazione guadagni in deroga, la cui esistenza è prevista fino al massimo al 2016. Proprio la cassa integrazione in deroga ha consentito dal 2009 alle imprese con meno di 15 dipendenti di poter salvaguardare il proprio patrimonio professionale e di evitare il licenziamento del personale temporaneamente in esubero attraverso finanziamenti erogati dallo Stato e dalla Provincia.

Con la soppressione di questo strumento, prevista dalla Fornero a partire dal dal 31 dicembre 2016, i fondi di solidarietà costituiscono l'unica opportunità di intervento a sostegno dell'occupazione delle imprese in difficoltà o coinvolte da processi di riqualificazione o riorganizzazione. 

La Provincia, dopo aver ottenuto nel Jobs Act una norma specifica per la costituzione del Fondo trentino, ha sostenuto e assistito le parti sociali nella predisposizione dell'accordo provinciale del dicembre 2015. Di seguito, l'Inps ha sancito la sostenibilità finanziaria del Fondo trentino, mentre il Ministero dell'Economia ha espresso parere favorevole sullo schema di decreto predisposto dal Ministero del lavoro sulla base dell'accordo collettivo trentino.

Dopo il passaggio di oggi in Giunta, previsto dalla legge, si attende ora, da qui a quale settimana, l'emanazione del decreto ministeriale che sancirà ufficialmente la partenza del Fondo.

(mp)