Giovedì, 28 Marzo 2019 - 09:27 Comunicato 639

Visita di una delegazione provinciale a Povo per approfondire la conoscenza di due tra le aree strategiche per la ricerca dell’ateneo trentino
Fisica e ingegneria industriale: uno sguardo dentro i laboratori

Visita ieri pomeriggio ai dipartimenti di Fisica e di Ingegneria industriale da parte dell’assessore provinciale all’istruzione, università e cultura e dell’assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro. La delegazione è stata accompagnata in un tour tra alcuni dei laboratori di ricerca delle due strutture accademiche dal rettore Paolo Collini e dai due direttori di dipartimento. La visita si è aperta con il Centro TIFPA (Trento Institute for Fundamentals Physics Applications) ed è proseguita, sempre al Dipartimento di Fisica, nel laboratorio di Chimica Biorganica e nel laboratorio IdEA (Idrogeno, Energia, Ambiente).

In seguito la delegazione si è spostata al Dipartimento di Ingegneria industriale dove, dopo una presentazione generale del Dipartimento, sono stati visitati alcuni laboratori: quello di misure e strumentazione e quello che ospita il progetto formula SAE e simulatore di guida. Il coinvolgimento degli studenti nel progetto ha colpito l’assessore all'università: «Vedere gli studenti attivi in tutti le fasi, dall'ideazione scientifica alla creazione tecnologica è un aspetto molto positivo, senz'altro da valorizzare perché permette ai giovani di mettere in pratica ciò che si è appreso e di svilupparlo concretamente».

Un focus speciale è stato poi dedicato alle prove meccaniche con un riferimento alla parte dedicata alle prove sui freni, svolte con la strumentazione fornita da Brembo (tra cui anche il dinamometro inerziale ad alto contenuto tecnologico inaugurato ieri). «Quello che abbiamo visto oggi è un esempio di come la ricerca possa essere efficacemente trasferita alle aziende» ha commentato l’assessore alla ricerca durante la visita. «La filiera del trasferimento tecnologico prende il via in laboratori come questi, ad alto tasso di innovazione».

La visita è terminata con il laboratorio di analisi micro e macrostrutturali, dove è stato recentemente acquistato uno STEM (Scanning transmission electron microscope) con fondi di Ateneo: uno strumento unico in Italia per le prestazioni avanzate che garantisce.



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