
«Investire nella meteorologia – ha sottolineato Achille Spinelli, assessore provinciale allo Sviluppo economico, ricerca e lavoro, in una nota a margine del workshop – significa intervenire sull’agricoltura, sul turismo, sui trasporti e non solo. Ed ecco quindi che incrociare questa disciplina con le tante filiere industriali trentine, penso in particolare alla meccatronica, nonché con l’Università e con le competenze dei nostri due principali centri di ricerca, può aprire alle aziende del territorio nuove nicchie di mercato, ancora in parte inesplorate, ma di sicuro interesse e in rapida crescita nell’immediato futuro».
«Un’occasione di incontro e confronto che fa tesoro delle indicazioni emerse dagli Stati generali della montagna e dal Forum della ricerca – conclude l’assessore Spinelli - durante i quali l’agri-tech è stato individuato come ambito prioritario di intervento e il meteo come una specializzazione fondamentale al servizio dell’economia nelle zone montane e in particolare delle aree naturali protette».
In questa anteprima della quinta edizione del Festival della Meteorologia si è parlato di progetti concreti che legano chi produce soluzioni, servizi e prodotti, e chi li utilizza. Tre i filoni principali su cui insisterà la green-tech economy del prossimo futuro: IoT (Internet delle cose), dati satellitari, «data stream» meteo e climatici.