Venerdì, 22 Gennaio 2021 - 19:38 Comunicato 175

Festival della Memoria, gli appuntamenti del weekend

Un docufilm e uno spettacolo teatrale per non dimenticare. Doppio appuntamento nel weekend, nell’ambito del Festival della Memoria “Living Memory” creato dall’associazione Terra del fuoco Trentino in collaborazione con la Fondazione Museo storico e con il sostegno della Provincia autonoma di Trento. Tutte le iniziative possono essere seguite in diretta streaming attraverso il sito www.terradelfuocotrentino.org/living-memory-on-air.

Sabato 23 gennaio alle 17 è in programma la visione di “A Journey”, un docu-film che parla di memoria e consapevolezza, di esperienze vissute e ritrovate, di ragazzi che crescono in un mondo estremamente digitale ma vanno alla ricerca del “toccare con mano”. Tutto è nato dalla proposta di un viaggio per conoscere i campi di concentramento e da una pila di videocassette impolverate: fra queste, quella di Schindler's List di Steven Spielberg, che ha fatto innamorare del cinema e interessare al tema della Shoah l'allora ragazzino Giacomo Gabrielli, oggi regista. Il viaggio, invece, è quello proposto ogni anno dall'associazione Terra del Fuoco Trentino: il Treno della Memoria ha suscitato l'interesse della Scuola Ladina di Fassa che ha iscritto un gruppo di ragazzi, fra cui Aurora Volcan. Accadeva nel 2017, i giovani protagonisti dell'oggi si incamminavano verso Auschwitz mentre Arek Hersh, sopravvissuto ai campi di concentramento, si sedeva su una poltrona, davanti alla telecamera di Gabrielli, a raccontare il uso ieri, di come era stato, a undici anni, finire in un campo di concentramento, sopravvivere per l'arguzia di un attimo di spostarsi nella fila giusta, riscoprire il gusto della cioccolata dopo anni di prigionia e sfinimento. Prima della proiezione, le persone collegate avranno la possibilità di dialogare direttamente con il regista.

Domenica 24 gennaio alle 18 sarà trasmessa la replica dello spettacolo teatrale “L’istruttoria. Oratorio in undici canti”, opera teatrale del drammaturgo tedesco Peter Weiss che descrive i processi di Francoforte contro un gruppo di SS e di funzionari del Lager di Auschwitz, dei quali l’autore fu osservatore. Il giudice, il difensore, il procuratore, diciotto accusati e nove testimoni anonimi, sono i personaggi di questo “oratorio in undici canti”, nel quale non è passata una parola che non sia stata pronunciata nell’aula del tribunale dal 10 dicembre 1963 al 20 agosto 1965. Lo spettacolo è messo in scena e interpretato dall’attore Marco Alotto, che si è occupato anche della riduzione drammaturgica; la sonorizzazione è affidata a Dj Gips e Nicola Segatta.

(us)


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