Giovedì, 05 Maggio 2016 - 14:49 Comunicato 857

Rossi: "È un investimento nella democrazia"
Festival dell'Economia: le parole dei protagonisti

Torna dal 2 al 5 giugno a Trento il Festival dell'Economia, giunto all’undicesima edizione. Oggi, a Roma, nella sede della Casa Editrice Laterza, la presentazione del programma. Si parlerà dei luoghi della crescita. Tra i protagonisti il premio Nobel 2001 in Scienze Economiche Michael Spence, i ministri Giuliano Poletti e Pier Carlo Padoan e François Villeroy ed Ignazio Visco, governatori delle Banche di Francia e d’Italia. Ecco alcuni spunti emersi nel corso della conferenza stampa di presentazione.

Il Trentino ha investito in questa avventura – ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi – perché abbiamo capito essere per noi una grande opportunità. È un investimento nella democrazia che per rafforzarsi ha bisogno di luoghi e occasioni dove alcuni temi possano essere approfonditi, al di là delle logiche demagogiche e utilitaristiche. Il Festival ha superato questo modo di affrontare i problemi, avvicinando le persone comuni a temi di grande rigore scientifico e a relatori di calibro internazionale.

Quello dei “Luoghi della crescita” è un tema che come Provincia – ha aggiunto Rossi – abbiamo caldeggiato perché crescere, e soprattutto crescere in modo equilibrato, non è indifferente rispetto al luogo in cui questa crescita si realizza. La crescita sarà equilibrata e duratura se i territori si sentiranno coinvolti e responsabili di tale crescita. Abbiamo elaborato una ricerca sullo spopolamento della montagna: il Trentino è l'unico territorio, insieme alla Valle d'Aosta, in cui questo spopolamento non è avvenuto. Ciò dimostra – ha concluso Rossi – che ci sono delle decisioni e delle modalità di organizzare un territorio che influiscono in modo forte sul tema della crescita”.

Il successo economico – ha spiegato il direttore scientifico del Festival Tito Boeri – è legato all'urbanizzazione e ad alcune forme di urbanizzazione, capaci di attrarre talenti il cui mercato mondiale incide sulla geografia economica della crescita. Daremo spazio ad analisi che dimostrano come le differenze di longevità degli Usa dipendono da differenze di reddito, ma anche dei luoghi di vita. Il tema dei rifugiati – ha aggiunto Boeri – è qualitativamente diverso da quello dell'immigrazione. Sono persone che devono scappare da realtà di conflitto e questi flussi avvengono in modo molto più drammatico anche per l'entità delle ondate. Sono fenomeni che i Paesi di destinazione sono di solito incapaci di gestire. Per reggere il fenomeno – ha detto Boeri – sarà cruciale investire nelle periferie urbane e per questo ospiteremo urbanisti che hanno studiato a fondo tali aspetti. Avremo casi interessanti come quello spagnolo, in cui la popolazione è cresciuta di 6 milioni, ma senza una crescita di movimenti xenofobi: l'esperienza iberica merita pertanto un approfondimento particolare. Parleremo delle politiche della casa e analizzeremo quali sono stati gli effetti delle tasse sulla prima casa. Affronteremo anche il fenomeno dei senza casa. Avremo poi occasioni di confronto sul rapporto tra centro e periferia, tra regioni e Stato nazionale. E lo sguardo – ha concluso - si aprirà anche a livello globale con una lezione di uno dei più influenti economisti cinesi, per indagare le conseguenze di un rallentamento della locomotiva cinese e ci soffermeremo sul rischio di stagnazione mondiale con il premio Nobel Michael Spence”.

“Mi ha sempre colpito – ha detto l’editore Giuseppe Laterza - come un territorio, caratterizzato dal punto di vista identitario, come il Trentino si sia saputo aprire a punti di vista anche diversi. Il grande merito è sia della Provincia sia nel tessuto formativo trentino, rappresentato dalla sua università. Avremo un nuovo formato (Spotlight) – ha evidenziato Laterza – che prende spunto dal lavoro dei giornalisti del Boston Globe che ha ispirato il film premio-Oscar. Abbiamo pensato a tre temi: il fondo Atlante, di cui parlerà Alessandro Penati; il caso Mondadori-Rizzoli, con Marco Gambaro e il caso Panama Papers, di cui parlerà Vincenzo Visco. Affronteremo in modo approfondito anche il tema dell'immigrazione e dei rifugiati. La lente dell'economia sarà in tal senso molto utile, presentando dati, statistiche. Faremo un discorso non solo di principi e valori, ma anche di convenienza economica. A dimostrazione – ha concluso - che sul tema gli economisti hanno molto da dire, anche per confutare la peggiore retorica di cui sono purtroppo pieni i nostri media.

Per l'università di Trento è una grande occasione – ha spiegato il Rettore Paolo Collini. Siamo nel Festival almeno in tre modi: perché l'università è un luogo di conoscenza e di convivenza tra i giovani e il festival permette a Trento di essere al centro del mondo per alcuni giorni. Inoltre, il tema di quest'anno, come accade sempre più spesso, ci tira dentro perché l'università è un elemento di crescita. Il Festival – ha concluso – è una straordinaria opportunità per studenti e docenti per esplorare il mondo della conoscenza ed un fattore di arricchimento.

(fm)


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