Martedì, 14 Giugno 2022 - 10:30 Comunicato 1828

La cerimonia di consegna degli attestati Family Audit alle imprese artigiane si è tenuta ieri presso la sede dell’associazione Artigiani.
Famiglia e lavoro, come bilanciarli? Con il Family Audit si può!

“Sono orgogliosa di essere presente alla consegna dei certificati Family Audit alle imprese artigiane, che sono una parte fondamentale ed importante del tessuto economico della nostra Provincia autonoma” – ha dichiarato in apertura l’assessore alle politiche per il benessere familiare, Stefania Segnana -, questo traguardo ha un significato particolare visto che non è facile raggiungerlo da parte di aziende medio-piccole, ovvero con 2-3 dipendenti, che intraprendono un percorso affrontando costi e una burocrazia che impegna tempo e risorse umane. Il benessere e la produttività aziendale dipendono dal benessere di chi lavora all’interno di un’azienda. In questo periodo la Giunta provinciale sta portando avanti diverse iniziative per contrastare la denatalità e per sostenere l’occupazione femminile e le famiglie”. In conclusione, l’assessore ha riconosciuto il percorso svolto dall’associazione Artigiani in questi anni, che ha dimostrato di aver ascoltato i bisogni dei propri dipendenti e di aver dato nuova vita al suo futuro investendo nel welfare aziendale.
Gli attori della consegna dei certificati family Audit_ultima a destra l'assessore Stefania Segnana [ agenzia coesione sociale pat]

351 aziende italiane sono certificate Family Audit, di cui 64% private e 36% pubbliche. Coinvolgono quasi 200.000 dipendenti. Sono i numeri di un traguardo d’eccellenza ottenuto dalla Provincia autonoma di Trento che, tramite l’Agenzia per la coesione sociale, è Ente certificatore nazionale. L’incontro odierno è stato occasione per presentare i traguardi raggiunti da queste società, che hanno investito risorse e tempo in un percorso – la certificazione Family Audit - che indirizza l’azienda verso percorsi di welfare aziendale e di benessere organizzativo, in una parola: in innovativi strumenti di conciliazione vita-lavoro, che portano al miglioramento della performance aziendale e alla soddisfazione dei propri dipendenti.

In apertura, il dirigente generale dell’Agenzia provinciale per la coesione sociale, Luciano Malfer, ha dichiarato che il lavoro sul territorio è iniziato da oltre 12 anni ed ha ricordato l’importanza di attivare un processo di conciliazione vita-lavoro perché crea valore sia per l’azienda che per il dipendente. “Il Family Audit nel 2014 è stata premiato come migliore buona pratica a livello europeo ed è stata presentato anche all’ONU. In Trentino di certificate sono 190 aziende con 45.000 (su 120.000 totali) dipendenti. Tra le private 104 sono aziende grandi e 44 aziende fino a 15 dipendenti. La certificazione – ha aggiunto Malfer – può essere infatti sviluppata sia dalle grandi che piccole aziende. Tra i principali risultati aumenta la produttività aziendale e soprattutto l’occupazione femminile. L’anno scorso le aziende hanno redatto 269 Piani aziendali (finanziati con risorse interne, non pubbliche) con 6.592 azioni concrete di welfare aziendale. Altri risultati – ha evidenziato – sono: indice di flessibilità oraria aumenta in media dell’8%; cresce l’occupazione femminile (nel 2021 dal 39% al 42%), le azioni a favore delle pari opportunità; calano le ore di malattia e le ore di straordinario dei dipendenti”. Infine, Malfer ha presentato i sistemi premianti per andare a favorire la diffusione di questo strumento: “maggiorazione contributi da parte dei Comuni; punteggi aggiuntivi nelle gare pubbliche; sistemi di accreditamento, benefit, fascicolo digitale d’impresa con Unioncamere (aziende certificate hanno iter burocratici semplificati).”

E’ seguita una carrellata di testimonianze da parte di imprese artigiane che ieri hanno ricevuto il marchio Family Audit o intrapreso il percorso di certificazione.

“Rappresentiamo piccole aziende con 2,3 dipendenti in media. Una certificazione comporta burocrazia e anche dei costi, quindi occorre motivazione da parte delle aziende e una visione delle finalità che si vogliono raggiungere” ha detto Marco Segatta presidente dell’Associazione Artigiani di Trento, ed ha aggiunto: “Vorremmo alleggerire la burocrazia per aiutare le piccole aziende ad avvicinarsi a questo mondo. Noi abbiamo 275 dipendenti con 65% donne e abbiamo introdotto varie misure, tra cui la flessibilità oraria e il part-time”.

“Noi siamo arrivati al quarto anno di certificazione dal 2018.Esperia srl conta oltre 60 collaboratori e 4 anni fa ci siamo sentiti pronti ad intraprendere questo percorso” ha esordito  Maura Trainoni, titolare di Esperia srl. “La certificazione non finisce e diventa una cultura aziendale – ha commentato – si tratta di un cambio di mentalità sia da parte dei lavoratori che dei manager. L’anno del Covid ha portato stagnazione ma ci ha permesso di implementare lo smart working nel giro di 2 giorni e tuttora viene utilizzato in azienda”. Infine, la Trainoni ha sottolineato che “nel 2022 abbiamo ottenuto il rinnovo della certificazione: non è stato facile svilupparlo nella parte produttiva che ha cicli orari su turni contingentati, ma siamo riusciti anche su questo fronte”. Infine ha sottolineato che il Family Audit dovrebbe lavorare anche sulla eco-sostenibilità.

Le ultime due testimonianze sono pervenute da Claudia Gasperetti, socia di Elettronord srl, che ha prima presentato la sua società di famiglia che lavora da 40 anni sul territorio ed ha 15 dipendenti, e poi ha detto: “Ci siamo certificati perché per noi è importante la fidelizzazione dei nostri dipendenti e siamo partiti creando dei gruppi di lavoro per capire “dal basso” le loro esigenze. Abbiamo dato orario flessibile e offerto consulenze con lo psicologo dopo il Covid, solo per fare qualche esempio. I dipendenti sono soddisfatti – ha proseguito - stanno dimostrando maggior produttività in un clima sereno. Il PNRR vuole anche la certificazione di genere – ha detto in conclusione - e, se questa fosse compresa nel Family Audit, sarebbe un grande sgravio per tutti”.

A chiudere le testimonianze Marco Giglioli, amministratore di Sovecar srl, che ha dichiarato di aver iniziato questo percorso un mese fa, stimolato da alcuni recenti licenziamenti di dipendenti che lo avevano fatto per mancanza di azioni di conciliazione vita-lavoro. “Ora inizieremo un’Operazione ascolto tra i nostri dipendenti e stiamo già registrando un tasso di natalità in ripresa.”

MAGGIORI INFORMAZIONI
Provincia autonoma di Trento – Agenzia per la coesione sociale
Ufficio Family Audit
familyaudit@provincia.tn.it
tel. 0461-493236

(an)


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