Mercoledì, 11 Luglio 2012 - 02:00 Comunicato 2106

Oggi a Trento l'incontro dedicato a Trace, il progetto europeo guidato da Agenzia del Lavoro
"FORMAZIONE, L'EUROPA CONDIVIDA DEGLI OBIETTIVI PER IL RILANCIO DELL'OCCUPAZIONE"

"L'Europa deve darsi degli obiettivi comuni così da garantire il reinserimento dei disoccupati nel mondo del lavoro. Ogni Stato ha condizioni diverse rispetto alle altre nazioni europee, ma questo deve essere uno stimolo e non un freno a concordare le finalità delle diverse politiche economiche e di mercato del lavoro". Gli esperti di sei paesi europei si sono ritrovati oggi a Trento su iniziativa di Agenzia del Lavoro che, presso la sala conferenze della facoltà di economia dell'Università degli Studi di Trento ha presentato il progetto "TrACE - Activation, Capability and Empowerment". Il progetto, finanziato dalla comunità europea intende definire un modello transnazionale di intervento di politica formativa e del lavoro, orientato a favorire il ritorno nel mercato del lavoro di lavoratori disoccupati.-

La conferenza finale del progetto Trace ha posto le basi per un modello transnazionale di intervento e di definizione degli obiettivi per migliorare nei vari Paesi europei l'accessibilità dei lavoratori disoccupati alla formazione e al ritorno nel mercato del lavoro.
Il fine del progetto - che vede Agenzia del lavoro tra i partner europei - è di implementare adeguati modelli di sviluppo e di soluzioni di politiche nel campo della formazione e del lavoro. "Stiamo lavorando - come spiega la dirigente di Agenzia del Lavoro, Antonella Chiusole - per condividere tra le nazioni le metodologie migliori, le best practice per individuare strumenti efficaci a contrastare la disoccupazione e a favorire il ritorno dei disoccupati nel mercato del lavoro".
Il Trentino ha presentato le misure introdotte da Agenzia del lavoro a sostegno dell'occupazione e delle imprese chiamate a superare una crisi economica molto profonda. Il caso è stato preso a riferimento dagli esperi di Danimarca, Belgio, Inghilterra, Francia e Portogallo.
"Il nostro lavoro - ha spiegato anche Wendy Cooke, di nazionalità inglese - è di individuare degli obiettivi condivisi su cui i singoli Stati saranno poi chiamati a realizzare delle strategie e delle attività per il loro raggiungimento. Non è pensabile, a mio avviso, pensare ad un modello unico europeo per la formazione o contro la disoccupazione. I singoli Stati hanno un mercato del lavoro, una legislazione e delle condizioni sociali ed economiche molto diverse. Pensare di unificare l'Europa sarebbe un impegno che richiederebbe molto tempo; meglio quindi partire dagli obiettivi comuni". -