Venerdì, 05 Ottobre 2012 - 02:00 Comunicato 3031

La Giunta ha anche affidato alla società di sistema la registrazione di un brevetto nel campo delle nanotecnologie biomediche
FONDO BREVETTI, LA PROVINCIA RINNOVA L'ACCORDO CON TRENTINO SVILUPPO

La giunta provinciale, su iniziativa del presidente Lorenzo Dellai, ha approvato stamani il Piano annuale relativo alla gestione del Fondo Brevetti, con cui di fatto si conferisce per l'anno in corso a Trentino Sviluppo la gestione e la registrazione delle invenzioni di proprietà dell'ente provinciale. Costituito nel 2006, ed affidato alla gestione operativa di Trentino Sviluppo, il Fondo Brevetti è uno strumento per la valorizzazione dei risultati della ricerca trentina. Il suo obiettivo è quello di favorire il trasferimento di tecnologie tra il mondo della ricerca e quello delle imprese, generando perciò un ritorno agli investimenti realizzati dalla Provincia per la ricerca.-

Trentino Sviluppo si occupa in particolare dell'acquisizione della titolarità dei diritti di proprietà intellettuale, delle azioni inerenti la tutela, come la brevettazione ed il deposito marchi, per passare quindi alla fase di valorizzazione economica con la cessione, i contratti per le licenze d'uso o altro ancora. Il tutto in stretta collaborazione con gli enti di ricerca che hanno prodotto i risultati, Università di Trento, FBK e Fondazione Edmund Mach in primis.
Con la delibera odierna, la Provincia assegna per l'anno in corso la gestione a Trentino Sviluppo.
Ad oggi sono 7 i progetti di ricerca conferiti al Fondo Brevetti, frutto del lavoro di 9 centri di ricerca, 5 dei quali trentini; 27 i ricercatori coinvolti, 15 i brevetti e 4 i marchi depositati, 10 i bandi emanati per la valorizzazione, 98 i soggetti imprenditoriali coinvolti nelle attività negoziali, 5 milioni di euro il valore complessivo dei beni gestiti.
Tra i progetti di ricerca valorizzati attraverso il Fondo si ricordano Sofie, il sistema costruttivo in legno a pannelli portanti ad elevate prestazioni sviluppato dal CNR–IVALSA; SafeCrop, sistemi di supporto per l'agricoltura biologica sviluppato dalla Fondazione Mach così come Agribio, fungicida attivo contro la Peronospora. Ma anche Createnet, tecnologie ed architetture di rete, la barriera stradale a tubi e Naomi, un sistema di dispositivi ottici per l'identificazione in ambito biologico e Livememories, sistema di gestione di contenuti multimediali sviluppato dalla Fondazione Bruno Kessler e dall'Università di Trento.
Nella seduta odierna, la giunta provinciale ha disposto il conferimento al Fondo per la gestione dei brevetti dei diritti di proprietà intellettuale relativi ad un'invenzione brevettabile, sviluppata nell'ambito del Progetto "Nanosmart". Trentino Sviluppo dovrà occuparsi di brevettare il metodo di produzione di nanoparticelle di oro individuato dai ricercato del progetto e che presenta degli utilizzi nel settore biomedico.
In particolare, il progetto "Nanosmart" ha permesso di individuare - così recita la documentazione scientifica allegata alla richiesta di brevetto, di cui Trentino Sviluppo dovrà occuparsi - "un metodo di produzione di nanoparticelle di oro anisotropiche di dimensioni di circa 50 nm contenenti un nucleo di particelle magnetiche e un rivestimento esterno di oro in forma ramificata, prodotte attraverso riduzione controllata di un precursore di oro tramite idrosillamina in ambiente acquoso usando nanoparticelle di ossido di ferro magnetiche come nucleo di crescita per l'oro. Le nanostrutture prodotte mostrano una risonanza plasmonica di superficie con un massimo nella regione del vicino infrarosso e proprietà magnetiche derivanti dal nucleo di magnetite".
Il progetto Nanosmart è stato finanziato dalla Provincia autonoma di Trento, a cui appartiene per legge (in quanto ente finanziatore) la proprietà intellettuale dell'invenzione. La nanoparticelle sintetizzate con questa procedura possono essere utilizzate in una ampia gamma di applicazioni tecnologiche inclusi materiali per applicazioni elettrochimiche, catalizzatori, coloranti, substrati per applicazioni Raman e nanoparticelle per applicazioni biomedicali e di imaging.
Gli inventori di questo "Metodo per la produzione di nanoparticelle di oro anisotropiche contenenti nanoparticelle magnetiche" – Luca Minati e Giorgio Speranza, della Fondazione Bruno Kessler, e Luca Dal Bosco e il professor Claudio Migliaresi, entrambi dell'Università degli Studi di Trento – hanno deciso di presentare una domanda di brevetto, che ora passa, per la procedura di registrazione, a Trentino Sviluppo. (pff) -