Venerdì, 31 Agosto 2012 - 02:00 Comunicato 2585

La Giunta provinciale approva la deliberazione dell'assessore Mauro Gilmozzi
FINANZIATO IL COMPLETAMENTO DELL'AUDITORIUM DI ARCO

La Giunta provinciale, approvando la relativa deliberazione dell'assessore all'urbanistica, enti locali e personale, Mauro Gilmozzi, ha oggi dato il via libera al finanziamento di tre interventi relativi ai comuni di Arco, Grumes e della Comunità Valsugana Tesino. Si tratta di un contributo complessivo di 1.597.900,00 euro che riguarda in particolare il completamento dell'auditorium sovracomunale nel complesso ex Quisisana di Arco con un finanziamento previsto di 1.425.000,00 euro. Mentre per l'acquisto della Segheria Veneziana e della Fucina Cristofori nell'ambito del "Sentiero dei vecchi mestieri" a Grumes e per i lavori di risanamento a Pieve Tesino della sede del Centro studi alpino il finanziamento è rispettivamente di 38 mila e di 134.900,00 euro.-

Si tratta di interventi nell'ambito del Fondo per gli investimenti di rilevanza provinciale, mediante il quale la Provincia concorre al finanziamento di opere e interventi che hanno caratteristiche economiche e sociali di rilevanza provinciale.
Per quanto riguarda il finanziamento al Comune di Arco va ricordato che inizialmente il progetto prevedeva la realizzazione, nell'ambito del complesso denominato ex Quisisana, di un cinema auditorium. Il cantiere è attualmente in regime di sospensione dei lavori per consentire la predisposizione di una variante progettuale che punta a modificare le potenzialità, aggiungendo alla destinazione di auditorium quella di teatro, nell'intento di soddisfare l'interesse pubblico con un intervento sovracomunale, destinato allo sviluppo socio-culturale del territorio di Comunità. Le modifiche, che peraltro non alterano né la forma né le dimensioni del perimetro dell'edificio già realizzato, riguardano tra l'altro l'incremento di circa 40 posti a sedere; l'ingrandimento del palcoscenico con arretramento della parete di fondo e predisposizioni strutturali per consentirne il futuro allestimento; la ridefinizione, in termini di prevenzione incendi e gestione delle emergenze, delle vie di fuga, con ampliamento della passerella sopra il corridoio di ingresso e l'aumento della larghezza della scalinata di ingresso, conseguente all'aumento del numero dei posti a sedere; il diverso studio dei collegamenti interni verticali, a seguito dell'arretramento della parete di fondo palco e dell'eliminazione della scala.
Nello scorso maggio la Comunità Alto Garda e Ledro ha espresso parere favorevole alla realizzazione sul territorio della Comunità di una struttura idonea, rilevante per il raggiungimento degli obiettivi di programmazione di Comunità, utilizzabile quale polo teatrale e destinato allo sviluppo locale.
Va peraltro sottolineato, aggiunge l'assessore Gilmozzi, che la deliberazione, pur riconoscendo il carattere sovracomunale assegnato ad Arco, lascia aperta la possibilità di realizzare, sul territorio, strutture destinate ad ospitare spettacoli e proposte rivolti ad un più vasto pubblico, tenuto conto in particolare delle opportunità offerte dalla presenza di un pubblico che aumenta considerevolmente grazie ai flussi turistici. "E' chiaro - spiega Gilmozzi - che in questo caso ci troveremo di fronte alla possibilità di una offerta di carattere decisamente provinciale, per non dire extraprovinciale, che non andrà a sovrapporsi con quella di Arco. Ed è altrettanto chiaro che sta sempre più nella capacità di fare rete che gli investimenti sulle strutture del nostro territorio si riveleranno vincenti".
Ed infatti nella deliberazione oggi approvata si cita il parere del Servizio Attività culturali: "La costruzione del teatro di Arco, la cui variante è stata chiesta per svolgere attività sovracomunale, non pregiudica lo svolgimento di funzioni diverse affidate ad altre strutture con finalità e dimensioni di rilievo provinciale che risultano in via di definizione da parte di altri Comuni del territorio. Per evitare la ridondanza di funzioni, è necessaria ed opportuna l'attivazione di un coordinamento per la programmazione delle attività e delle funzioni che veda coinvolti i Comuni del territorio, Comunità e Provincia". (cm)
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