Martedì, 30 Ottobre 2012 - 02:00 Comunicato 3378

La soddisfazione del presidente Dellai e dell'assessore Gilmozzi
FINANZA LOCALE, FIRMATO IL PROTOCOLLO D'INTESA

"E' prevalsa una linea di grande responsabilità, che conferma da un lato la linea strategica che ci siamo dati nell'ultimo periodo, dall'altro che il sistema delle autonomie locali si sente parte delle istituzioni e non controparte". Questo il commento del presidente della Provincia autonoma Lorenzo Dellai dopo la firma, avvenuta stamane presso la sede del Consorzio dei Comuni del Trentino, del Protocollo d'intesa in materia di finanza locale per il 2013. Oltre alla firma di Dellai, in calce al documento, ratificato in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra Provincia e Autonomie locali, le firme del presidente del Consiglio delle autonomie locali Marino Simoni e dell'assessore agli enti locali Mauro Gilmozzi, che ha annunciato la volontà della Giunta provinciale di aggiornare la riforma istituzionale prevedendo forme di rappresentanza dei sindaci in seno alle Comunità di Valle.-

Non è stato facile, e il confronto che si è sviluppato nelle scorse settimane lo conferma, arrivare alla firma dell'accordo. A pesare, ovviamente, è la riduzione delle risorse trasferite ai Comuni. Un taglio necessario, hanno ribadito stamane l'assessore Gilmozzi e il presidente Dellai, per non mettere i Comuni nella condizione di dover compiere tra qualche anno scelte ben più dolorose. "Se non vogliamo scaricare i costi sui cittadini - sintetizza Gilmozzi - dobbiamo pensarci prima". Anticipare le future difficoltà di bilancio - che si tradurranno nel giro di tre anni in un minor trasferimento di risorse ai Comuni pari a 40 milioni di euro -
è del resto, come ha poi ricordato il presidente Dellai, la "linea strategica" del governo provinciale: "Non è da oggi che il Trentino si prepara a meno risorse; abbiamo messo in campo strumenti che all'epoca sono stati visti con scetticismo se non con ilarità, ora altre realtà si muovono nella stessa direzione. La stessa cosa stiamo facendo ora con la riorganizzazione della rete amministrativa della Provincia, decidiamo adesso di fare modifiche e introdurre nuovi strumenti che consentiranno ai Comuni di continuare ad erogare servizi senza penalizzare i cittadini. Sono contento dell'accordo anche se crea difficoltà - ha concluse Dellai - ma non abbiamo alternative, se non quella di concentrare il potere e le funzioni, cosa che potrebbe portare a risparmi nel breve periodo ma anche alla desertificazione democratica del nostro territorio, cosa che non vogliamo".

Dalle minori risorse (252,9 milioni di euro nel 2013, con un calo del 2,1 %) alla gestione associata dei servizi comunali il passo appare obbligato, e i Comuni ci dovranno arrivare entro la metà del prossimo anno. "Le gestioni associate - afferma il presidente di Comuni e Comunità, Simoni - sono una soluzione al venire meno di una quota di risorse, ma l'accordo incardina profondamente le radici dell'autonomia trentina in due pilastri fondamentali, la cooperazione e la solidarietà. Anche se ci sono aspetti che vanno affinati, non possiamo derogare da queste radici che fanno dell'autonomia un qualcosa di diverso. Vogliamo lavorare più assieme di quanto abbiamo fatto fino ad oggi".
Ma Simoni ha voluto lanciare anche un messaggio ai "suoi" sindaci: "Il Consorzio affiancherà i Comuni in questo percorso per tentare di mantenere lo standard di servizi raggiunto e per conservare l'unità del sistema. Consorzio e Consiglio delle autonomie non sono contro la Provincia, siamo due istituzioni che intendono costruire con grande senso di responsabilità il futuro di questa terra".

Parole molto apprezzate da Mauro Gilmozzi, al quale è andato anche il ringraziamento del presidente Dellai per "aver saputo tenere la barra sulla direzione di marcia e al tempo stesso negoziare". L'assessore provinciale all'urbanistica ed enti locali ha espresso soddisfazione per l'intesa raggiunta dopo l'intenso lavoro di queste settimane. "Lo scenario è cambiato in negativo dal punto di vista finanziario. Ciò che va detto con chiarezza è che questa situazione non è temporanea ed evolverà fino ad arrivare a meno 40 milioni di euro; quando accadrà le amministrazioni saranno costrette allora a decidere cosa fare, se non avranno fatto nulla prima dovranno fare scelte dolorose. Si deve dunque andare avanti sulle gestioni associate e sono convinto che nel 2013 tutte potranno partire. Così manterremo un sistema di solidarietà tra tutti i comuni trentini. Certo è necessario coinvolgere ulteriormente i Comuni per recuperare una partecipazione che a volte è mancata".
Gilmozzi ha ricordato quanto annunciato alcuni giorni fa, vale a dire la costituzione di un fondo particolare per venire incontro ad eventuali sovracosti di taluni Comuni derivanti dalle gestioni associate. L'accordo con le Autonomie locali mette in campo un potenziamento delle attività delle gestioni associate attraverso le Comunità di valle e dunque - questa la novità annunciata da Dellai e Gilmozzi dopo averne discusso stamane in giunta provinciale - occorre aggiornare il sistema di governance delle Comunità "che sono un corpo vivo e che va accompagnato nella sua crescita aggiustando eventuali criticità". "I Comuni - spiega Gilmozzi - devono avere un maggiore protagonismo in seno alle Comunità per la parte che riguarda le gestioni associate, per cui stiamo pensando a proporre alcune modifiche legislative. L'obiettivo è fare in modo che vi sia una maggiore fiducia tra la componente dei sindaci e la Comunità, garantendo ai sindaci una rappresentanza che dia forza alle Comunità sia da un punto di vista politico che esecutivo."
Gilmozzi riassume così il senso della proposta: "Dobbiamo riportare i sindaci dentro le Comunità". Come? "La strada è quella di togliere gli ostacoli che impediscono ai sindaci di essere parte attiva del processo partito con la riforma istituzionale. Si tratta in sostanza di fare in modo che nell'assemblea della Comunità entri una rappresentanza di sindaci, composta da un numero predeterminato di persone, come emanazione della Conferenza dei sindaci. Ciò porterà automaticamente anche a superare un elemento debole della riforma, cioè l'eccessivo numero di rappresentanti eletti in seno alla Comunità, attraverso la riduzione del numero dei membri eletti nell'assemblea, andando così incontro alle esigenze di semplificazione e riduzione dei componenti. Nell'ambito di questo ulteriore percorso di discussione, i sindaci, per altro, potrebbero essere rappresentati anche all'interno della stessa giunta della Comunità".

Una prospettiva, questa, accolta con favore dal presidente del Consiglio delle autonomie Simoni, che però avverte: "Prima di tutto dobbiamo però riprendere in mano, noi comuni, un modo virtuoso di stare e lavorare assieme".

In allegato il testo del Protocollo d'intesa e il commento audio dell'assessore Gilmozzi
Immagini a cura dell'Ufficio Stampa -