Mercoledì, 11 Dicembre 2013 - 02:00 Comunicato 3459

400 studenti, 350 iscritti, 40 relatori, 100 giovani volontari, 50 collaboratori, sono i numeri di questa seconda edizione
FESTIVAL DELLA FAMIGLIA: UN BILANCIO SOCIALE

400 studenti, 350 iscritti, 40 relatori, 100 giovani volontari, 50 collaboratori. E ancora: 10.000 indirizzi nella newsletter, 2.600 ore di lavoro, 20 studenti hostess e steward, 10 Distretti Famiglia, 8 Istituti superiori coinvolti, 3 progetti realizzati da studenti (lo spot di apertura del Festival curato dai ragazzi dell'Istituto Pavoniano Artigianelli, il banner "Scintille di cittadinanza digitale" sempre a cura dell'Artigianelli, il workshop "Ai tempi delle App" con i ragazzi dell'Istituto Tambosi). Sono solo alcuni dei numeri della seconda edizione del Festival della Famiglia, che si è tenuto a Riva del Garda lo scorso week end, nonché di prefestival e postfestival.-

Le risorse umane del Festival
Il Festival della Famiglia e gli altri 11 eventi correlati sono stati concepiti, programmati e realizzati in soli due mesi di tempo, grazie ad una rete di persone sia di soggetti pubblici, sia di soggetti privati, che ha lavorato in sinergia: Provincia autonoma di Trento, Comune di Riva del Garda, Distretti famiglia, associazioni, Forum, Cooperative, Istituti scolastici e organizzazioni. Prezioso l'apporto dei relatori che hanno partecipato agli appuntamenti del Festival in maniera gratuita, coinvolgendo le organizzazioni, i professionisti, le famiglie e gli studenti e sensibilizzandoli al mondo delle politiche familiari. Altrettanto indispensabile il contributo del mondo scolastico: alcuni studenti dell'Istituto Pavoniano Artigianelli per le arti grafiche di Trento hanno progettato e realizzato lo spot del Festival, proiettato all'apertura dell'evento; un altro gruppo ha lavorato alla grafica per il banner e il totem di "Scintille di cittadinanza digitale", esposti nella hall del MUSE per l'intera giornata del 7 dicembre; durante il Festival vi erano poi hostess e steward, formati alla gestione di eventi, provenienti dall'Istituto Don Milani di Rovereto.
I quasi 400 studenti iscritti al convegno del 6 dicembre, ai quali l'Agenzia per la famiglia ha fornito il trasporto fino a Riva del Garda, sono stati dotati di schede didattiche, predisposte con la collaborazione di una docente dell'Istituto Rosmini di Trento. Il materiale ha consentito agli alunni di focalizzare l'attenzione sui punti principali affrontati dai relatori. Inoltre, le ragazze e i ragazzi hanno potuto lavorare sulla loro consapevolezza riguardo alle politiche giovanili presenti nella nostra provincia, riflettere sulle possibilità che nascono da tali azioni e fornirsi di strumenti e conoscenze per usufruire al meglio di queste politiche.
Questi gli otto Istituti che hanno partecipato all'iniziativa: Istituto Weisse Rose" di Cavalese, l'Istituto "Marie Curie" di Pergine, l'Istituto "Don Guetti" di Tione, l'Istituto "F.Filzi" di Rovereto, il Liceo Rosmini di Trento, l'Istituto "M.Martini" di Mezzolombardo, l'Istituto "Don Milani" di Rovereto e il Liceo Maffei di Riva del Garda. Inoltre il Conservatorio Bonporti di Riva del Garda ha messo a disposizione il proprio auditorium per i workshop del prefestival.

Le reti del Festival
Il Festival non solo ha messo in luce collaborazioni già consolidate, ma è stato anche laboratorio di nuove interazioni: associazioni, cooperative, organizzazioni e professionisti di diversa natura hanno dato vita ad una fitta rete di proposte.
Il Festival ha dedicato spazio ai più piccoli, per i quali è stata predisposta un'area animazione, grazie al supporto del "Casa Mia" di Riva del Garda, che ha ideato e gestito l'area animazione presso il Palazzo dei Congressi, e della Biblioteca comunale di Riva del Garda con l'iniziativa "Nati per leggere", momento in cui i bambini hanno potuto sfogliare, leggere e curiosare fra i molti libri messi a disposizione.
La Sat e la cooperativa sociale Eliodoro hanno curato l'esposizione di quadri e fotografie. L'artista Roberto Segatta ha creato per l'occasione degli acquerelli con scenari trentini, dedicandone uno ad ogni Distretto e alle sue specifiche bellezze paesaggistiche.
L'Azienda Pubblica di Servizi alla Persona "Casa Mia" ha preparato un buffet per la sessione del prefestival il 5 dicembre; nella serata dello stesso giorno, nell'ambito dei rapporti di collaborazione fra soggetti promotori del Distretto Famiglia locale, ha organizzato il benvenuto ai relatori e alle autorità, a Casa Bresciani in località Brione, con un breve incontro e la cena.
Trentino Network ha assicurato la copertura wi-fi nella sala auditorium del Conservatorio. Il MUSE ha messo a disposizione dell'evento "Scintille di cittadinanza digitale" le aule dove si sono svolti i workshop a titolo gratuito, ha fornito volontari ed ha garantito l'ingresso gratuito al museo il 7 dicembre per i ragazzi fino ai 19 anni. Il Tavolo per l'educazione ai nuovi media e alla cittadinanza digitale ha organizzato i workshop del postfestival.
Non vanno dimenticati i numerosi volontari, che hanno aiutato in tutti gli eventi, nonché l'apporto dei servizi provinciali - dall'Agenzia per la famiglia all'Incarico speciale per politiche familiari, dal Settore Audit all'Ufficio Servizio civile e politiche giovanili - che hanno messo in campo competenze diverse e piena disponibilità per realizzare questo appuntamento importante.
Il Festival della Famiglia vuole infatti presentarsi al panorama trentino come un momento di dialogo, di riflessione sulla situazione delle famiglie e delle politiche familiari della nostra Provincia, con uno sguardo alle altre realtà italiane. L'importanza delle reti che si possono creare in un contesto simile è di vitale importanza per lo sviluppo del nostro territorio e la collaborazione che si crea tra le persone è alla base di una società orientata al benessere e al futuro, per questo il contributo dato volontariamente e gratuitamente dai tanti soggetti coinvolti è punto di partenza imprescindibile per costruire eventi come questo Festival. -