Lunedì, 14 Aprile 2014 - 02:00 Comunicato 863

Ieri in visita anche il presidente della Provincia e l'arcivescovo
FEM 140, BOOM DI PUBBLICO ALLE PORTE APERTE. IN MIGLIAIA TRA STAND E LABORATORI

Si sono chiuse con un bilancio positivo le celebrazioni dei 140 anni della Fondazione Edmund Mach. Sabato la cerimonia inaugurale con le autorità e lo spettacolo "3d mapping" al monastero, domenica le porte aperte con sette ore ininterrotte di attività e percorsi guidati, che hanno registrato diverse migliaia di visitatori. Folto pubblico a stand e laboratori, grande partecipazione alle visite guidate, apprezzamenti per il maneggio e le altre proposte rivolte anche ai bambini. Ieri mattina il presidente della Provincia autonoma di Trento ha inaugurato la nuova opera d'arte che completa il Palazzo della ricerca e della conoscenza, un vecchio melo di renetta canada realizzato in ferro battuto dall'artista Luciano Zanoni e l'arcivescovo, monsignor Luigi Bressan ha benedetto la sede del Centro trasferimento tecnologico.-

Grande soddisfazione anche dei vertici dell'ente per la riuscita di questa manifestazione. Per mettere a punto l'evento ha operato da diversi mesi una squadra composta da 450 persone della Fondazione Mach, tra ricercatori, docenti e studenti. Trecento, in particolare, gli alunni che si sono occupati degli allestimenti, dei decori floreali e della distribuzione dei volantini.
Al Palazzo della ricerca e della conoscenza ricercatori e tecnologi hanno proposto il "Microzoo" con microorganismi e insetti, il "capriolo viaggiatore", "Mela Mangio" con un assaggio di mele nel laboratorio sensoriale, "Quanti habitat sul fondo di un torrente?" alla scoperta del mondo delle acque. E ancora, "Come conserverebbe MacGyver il suo vino?" per illustrare come e quanto il vino in casa invecchia prima che in cantina, "La stanza del polline" proposta dal centro di monitoraggio aerobiologico, "L'universo che non si vede", "Dal fiore all'ape, dall'ape al fiore: i prodotti dell'alveare incontrano le piante officinali", "Alla scoperta del vino" in Aula Versini, "Biologia e microbiologia sotto la lente". Al centro ittico grande interesse, anche da parte dei più piccoli, per trote e carpioni mentre i più esperti di vino hanno potuto approfondire le attività svolte nel laboratorio chimico-enologico e conoscere in distilleria i segreti della grappa.
Nell'edificio scolastico progetti e attività didattiche hanno fatto da protagonisti negli stand curati dagli studenti, come l'orto sinergico familiare e la serra. Presentata ufficialmente al grande pubblico anche la nuova sala degustazione, che ospita le lezioni di enologia dei ragazzi del corso per enotecnici. La ristorazione è stata curata dall'unione allievi di San Michele dando spazio alle specialità trentine. Spazio inoltre alle lavorazioni artigianali come scandole, cesti di vimini, filatura della lana. Sono state proposte la mostra "Terre coltivate" nella sua versione itinerante, "FotoCoop" la cooperazione in uno scatto, la mostra fotografica itinerante "La vite e il paesaggio" promossa dalla sezione trentina dell'Istituto nazionale di urbanistica, la cooperativa Alpes, l'associazione Imperial Wine, una selezione di volumi appartenenti al fondo storico della biblioteca sul tema della flora, un'esposizione di libri editi dalla Fondazione Edmund Mach, l'esposizione "Semi e frutti" unitamente alle foto storiche della Fondazione Mach. Infine, in aula magna, la presentazione del libro a cura del Museo di San Michele "Le frontiere nascoste della cultura del vino".
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