Venerdì, 28 Dicembre 2012 - 02:00 Comunicato 4038

Ancora una proroga - approvata dalla Giunta provinciale - del provvedimento riguardante le farmacie
FARMACI A BREVETTO SCADUTO: NESSUNA PARTECIPAZIONE ALLA SPESA PER TUTTO IL 2013

Prorogato fino al 31 dicembre 2013, limitatamente ai farmaci ad uso cronico e a ruolo terapeutico essenziale, il provvedimento che stabilisce che le farmacie convenzionate con il Servizio sanitario provinciale non devono richiedere all'assistito nessuna partecipazione alla spesa nell'erogare i farmaci a brevetto scaduto compresi nell'elenco AIFA, se il prezzo del farmaco erogato sarà il più basso fra quelli disponibili alla consegna. La proroga - disposta dalla Giunta provinciale su richiesta dell'assessore alla salute Ugo Rossi - si rende necessaria in attesa che le aziende farmaceutiche adeguino le tariffe per non gravare sui cittadini. A tutto il 2013 è prorogata anche la non applicazione, per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, di diagnostica per immagini e di laboratorio erogate dalle strutture del Servizio sanitario provinciale, della quota fissa di partecipazione alla spesa di 10 euro sulla ricetta.
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Il provvedimento voluto dall'assessore Ugo Rossi e approvato dalla Giunta provinciale nasce a partire dalla determinazione dell'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) che ha stabilito che i prezzi massimi di rimborso, da parte del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), sono definiti in un elenco. Per rideterminare i prezzi massimi di rimborso dei farmaci equivalenti in Italia sono stati presi in considerazione i prezzi degli altri mercati europei selezionando quei paesi comparabili all'Italia per dimensioni e dinamiche del mercato farmaceutico (Francia, Germania, Spagna, Regno Unito) e sono stati individuati i prezzi medi ponderati nei singoli mercati dei paesi presi in esame.
Solo una parte delle aziende farmaceutiche che commercializzano i medicinali compresi nella determinazione AIFA hanno adeguato i prezzi dei propri farmaci al prezzo massimo di rimborso da parte del Servizio sanitario nazionale. Il mancato adeguamento dei prezzi comporta la corresponsione, da parte dell'assistito, della differenza fra il prezzo di vendita e il prezzo massimo di rimborso stabilito dall'AIFA. In taluni casi la elevata quota a carico dell'assistito, per alcuni medicinali, può pregiudicare l'inizio o la continuità del trattamento farmacologico nelle fasce economiche più deboli della popolazione.
Succede così che nel contesto di una categoria omogenea di farmaci, l'assistito è chiamato a contribuire in termini economici per avere farmaci non coperti da brevetto, mentre nulla è richiesto per i farmaci coperti da brevetto con attività terapeutica in molti casi sovrapponibile ma con prezzi decisamente superiori. Tutto questo può pregiudicare in modo determinante proprio l'impegno che la Provincia ha messo in campo per la promozione del farmaco equivalente e il relativo risparmio economico. L'intervento approvato oggi dalla Giunta si inserisce dunque in un indirizzo strategico del Servizio sanitario provinciale di incentivo alla prescrizione e al consumo di farmaci equivalenti, che garantiscono una minore spesa sanitaria a parità di efficacia terapeutica.
(cz) -