Per procedere in questa direzione la proposta è utilizzare i 2 milioni di euro predisposti dal Parlamento (1 milione sul 2023 e 1 milione sul 2024) per creare un percorso tecnico-ambientale, ma ancor prima giuridico per realizzare uno studio multidisciplinare che dia delle linee guida per espropriare i circa 10 ettari del sito Sin visti gli obblighi ancora oggi inespressi che gravano sui proprietari per la messa in sicurezza e bonifica dei terreni.
Il ministro ha apprezzato e condiviso la proposta della Provincia autonoma di Trento e fornirà il proprio contributo per costruire il gruppo di lavoro che potrà essere formato tra gli altri dalla Provincia, il Comune di Trento, l’Avvocatura dello Stato, Ispra e l’università di Trento.
Questo tavolo dovrà mettere nero su bianco la giusta direzione da prendere per evitare possibili futuri ricorsi giuridici.
Il ministro è stato poi aggiornato sul fatto che il percorso condiviso non riguarda aree direttamente coinvolte dalla realizzazione del bypass, un’opera strategica i cui lavori vanno avanti nel rispetto della tabella di marcia e confermando la massima attenzione per le tematiche ambientali e per la salute dei cittadini ira in carico a RFI.
Assessore Zanotelli
Rassegna stampa ad uso interno: Articoli da L'Adige, IL T, Corriere del Trentino - 20.01.2024 - Articolo da IL T - 21.01.2024