Giovedì, 10 Ottobre 2019 - 18:52 Comunicato 2444

Eurolega, come si diventa il top

Nell’Auditorium del Dipartimento di Lettere e Filosofia il pubblico ha potuto conoscere i segreti della principale lega del basket europeo. Ne hanno parlato Matjaz Smodis (che l’Eurolega l’ha vinta per tre volte) e Luca Scafati (Director business dell’organizzazione). Una sorta di campionato che riunisce le migliori squadre del continente, evolvendosi fino a diventare una sorta di campionato. Un cambiamento che ha fatto esplodere i suoi ricavi.

Intervistati dal giornalista de La Gazzetta dello Sport Davide Chinellato, Smodis e Scafati hanno raccontato l’Eurolega secondo i loro diversi punti di vista.

“Il nostro mantra è quello di soddisfare le esigenze della maggior parte dei nostri appassionati - ha esordito Scafati - Il nostro prodotto non è solo sport, ma anche spettacolo. E come tale dobbiamo trattarlo, offrendo diverse piattaforme sulle quali guardare le partite”.

Nella stagione in corso, l’Olimpia Milano è l’unica squadra che partecipa all’Eurolega. “L’Italia per noi è importante, ma è un mercato che negli ultimi anni abbiamo un po’ perso - ha proseguito - Uno dei nostri obiettivi strategici per i prossimi anni sarà quello di investire sul basket del nostro paese, assieme a quello di altre nazioni come Germania, Inghilterra e Francia".

Scafati ha poi spiegato il suo ruolo di Business Operations and Club services. “Uno degli obiettivi perché l’Eurolega cresca è la sua sostenibilità economica. Come dipartimento dobbiamo eliminare la dipendenza tra le squadre e i loro proprietari unici, facendo in modo che le squadre siano capaci di generare risorse per conto proprio. Dobbiamo aiutare i club a diventare aziende che si sostengono in modo autonomo”.

Lo sloveno Matjaz Smodis l’Eurolega l’ha vinta tre volte: una con la maglia della Virtus Bologna (nel 2011), due con quella del Cska Mosca (2006 e 2008).

“La mia prima stagione lontano da casa l’ho disputata a Bologna. È stato un periodo difficile, ho dovuto adeguarmi a un nuovo stile di vita. In Italia, però, ho trovato una grande passione per il basket, soprattutto nella mia Bologna dove la rivalità tra Virtus e Fortitudo è un modo di vivere, una battaglia interna alla città”.

“L’Eurolega in questi anni è cresciuta molto rispetto a quando ci giocavo io - ha proseguito Smodis - L’arrivo di giocatori come Mirotic, Abrines e Mack è un segnale che sta facendo un buon lavoro. Può diventare una lega parallela all’Nba, un’opzione importante per i giocatori forti”.

Smodis ricorda poi i periodi felici sul parquet. “Le finali di Eurolega sono la giusta ricompensa di un anno trascorso tra vittorie, sconfitte, allenamenti e viaggi. Momenti che restano per sempre nel tuo cuore, magari impressi in una foto che guardandola ti fa piangere per i ricordi che evoca”.



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