Sabato, 04 Giugno 2016 - 17:39 Comunicato 1200

Euro e welfare in rotta di collisione

Quanto sono compatibili la politica monetaria dell’Unione europea e il welfare state? E’ la questione che il politologo Maurizio Ferrera ha voluto indagare con il libro ‘Rotta di collisione- Euro contro welfare’ che si inserisce in un progetto di ricerca più ampio condotto dall’università di Milano, mirato a creare un osservatorio europeo online sul welfare. “La diagnosi è contenuta già nel titolo - ha affermato Ferrera - negli ultimi anni della grande crisi sono entrati in collisione lo stato sociale novecentesco da un lato e l’Unione europea dall’altro. Queste due sfere istituzionali non si sono date fastidio per anni, ma la crisi ha innescato il conflitto. Per dirla con una metafora se il welfare state è la 'casa di tutti', perché fornisce sicurezza protezione e identità, in una logica nazionale di chiusura, l’Unione europea, invece, improntata a una logica di apertura, con la fusione di alcune politiche, ha condizionato i confini della casa. La missione dell’Europa è più mirata a favorire la concorrenza dei mercati, la stabilità dei prezzi, l’austerità, e nello stesso tempo sa che deve mirare all’inclusione sociale. Queste due linee di indirizzo vengono discusse all’interno delle politiche nazionali degli Stati membri. In origine il processo di unificazione e integrazione europea era un progetto di élite. Ma l’incontro con la politica di massa ha trasformato il consenso in un dissenso di massa".

"Non penso a un welfare federale - ha detto Ferrera - . Noi abbiamo perso quel treno, che invece hanno preso gli Stati Uniti e la Svizzera. Pertanto l’Unione europea può solo diventare un’unione di welfare state nazionali”.

Ma questo è un problema che si deve porre anche la sinistra italiana? “Questo libro è per tutte le forze politiche che hanno voluto l’Unione europea, che non prescinde da una democrazia di massa - ha risposto l’economista Michele Salvati -  ed è un tema comunque difficile sia per la destra che per la sinistra. Oggi sono in rotta di collisione  i confini nazionali, in cui si fa la vera politica, e il processo di integrazione europea”.

Per quale motivo i tedeschi dovrebbero aiutare gli italiani o i greci, se c’è un pezzo d’Italia che non lo farebbe lper le regioni del sud? Questi Paesi che vogliono andare oltre la sovranità nazionale saranno in grado di diventare solidali? E’ questa, per Salvati, la questione inerente alla costruzione di un welfare state europeo.”Che vinca la Brexit o no  - ha concluso Salvati - bisogna riformare i trattati europei”.

“Mi trova a metà tra l’ottimismo della volontà di Maurizio Ferrera e il pessimismo della ragione di Michele Salvati - ha commentato Innocenzo Cipolletta - Ferrera accusa l’Europa di essere troppo economica, e però devo dire che la Germania sta meglio non perché ha fatto delle riforme, ma perché è forte sulle infrastrutture commerciali e industriali e quindi non sono le riforme che servono per rilanciare lo sviluppo”.  



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