Giovedì, 10 Ottobre 2019 - 18:59 Comunicato 2445

Ecosistemi per vincere la sfida: uno sguardo allo sport tech in Europa

Motori di crescita economica, fucina di future imprese, ambienti che creano circoli virtuosi tra quanti si trovano alla frontiera dell'innovazione. Sono gli acceleratori di impresa, osservatori privilegiati del mondo imprenditoriale, ma anche ecosistemi necessari per “affrontare” e “vincere” la sfida della competitività in un contesto di innovazione tecnologica applicata al mondo sportivo. Di tendenze e futuro dello Sport Tech a livello europeo se n’è parlato oggi durante il primo talk in programma allo Sport Tech District, presso l’Atrio del Muse. Sono intervenuti nomi di spicco del panorama nazionale sportivo ed internazionale: Alessandra Sensini, vicepresidente CONI, Rossana Ciuffetti, direttore della Scuola dello Sport (Sport e Salute), Iris Cordoba, general manager del Global Sports Innovation Center (GSIC) gestito da Microsoft, un'iniziativa di collaborazione tra il settore pubblico, privato e accademico, Benjamin Penkert - fondatore di SportsTechX. Con loro anche Paolo Pretti, direzione operativa di Trentino Sviluppo, Daniel Dümig, business e Innovation manager del progetto Asics EMEA, e Anna Hellman, direttore di ThinkSport.

Il rapporto tra sport e innovazione è di fondamentale importanza nel plasmare il futuro. In Europa il settore sport tech è popolato da circa 1.500 startup, le iniziative sono in aumento e gli acceleratori sono fiorenti. Secondo l’European Sport Tech Report (ESTR), il settore sport tech movimenta circa 360 milioni di euro l’anno. Il Trentino non è da meno, da sempre incentrato su un forte legame tra sport, turismo ed imprese. “Ad oggi il Trentino conta 152 start up innovative che sono inserite in un apposito registro alla camera di commercio – ha spiegato Paolo Pretti, direzione operativa di Trentino Sviluppo – Cifre che pongono il nostro territorio ai primi posti nell’indice vocazione innovativa del territorio. E se parliamo di sport, siamo ai primi posti dell’indice di sportività calcolato dal Sole24, per qualità di infrastrutture, opportunità di vacanza attiva e aziende che investono nella tecnologia applicata allo sport”.   Anche Trentino Sviluppo, la società di sistema della Provincia autonoma di Trento, crede fortemente nell’innovazione applicata allo sport come traino per lo sviluppo territoriale. Su questa linea ha preso vita, dunque, già due anni fa Spin Accelerator Italy, il primo acceleratore pubblico per le tecnologie in ambito sportivo.

Anche Alessandra Sensini – vicepresidente del Coni Nazionale – si è accorta di quanto stia operando in questa direzione il Trentino: “Siamo in una cornice meravigliosa dove Trentino Sviluppo ha creato un laboratorio a cielo aperto, uno spazio sull’innovazione e il futuro dello sport. E in chiave più strettamente sportiva ha aggiunto: “Quando gareggiavo io, era già tanto se avevo un cardiofrequenzimetro – ha spiegato – oggi invece le tecnologie sono di grande supporto agli atleti, sia per lo sviluppo dei nuovi materiali, sia per il miglioramento dei risultati e delle performance”.

Pensiero condiviso anche da Rossana Ciuffetti direttore della Scuola dello Sport (Sport e Salute). “Credo che tutto il mondo sportivo debba porre grande attenzione alle novità che provengono dall’esterno – ha detto la Ciuffetti - come Scuola dello Sport del Coni cerchiamo di veicolare il messaggio che il miglior risultato è anche frutto di progesso, tecnologia e innovazione nello sport. Ci rivolgiamo all’atleta con un approccio di natura olistica, che abbraccia cioè più discipline: tecnologia e progettazione di nuovi materiali, medicina e scienza dello sport, sono gli asset peculiari”.

Anna Hellman, direttore di ThinkSport., dal suo punto di vista ha spiegato che in generale in Europa, e nel mondo, sta cambiando l’atteggiamento verso lo sport e la tecnologia applicata allo sport. Non più solo performance agonistica, ma un maggiore focus sul benessere delle persone e una vita attiva”.

Che lo sport sia veicolo di business ne è convinto anche Daniel Dümig, business e Innovation manager del progetto Asics EMEA. Attraverso il progetto TenkanTen (termine che viene dal giapponese per indicare un cambiamento radicale rispetto alla normalità) cerchiamo di essere un catalizzatore di crescita per lo sport e il benessere, aiutando le start up che operano in questo settore a crescere e a raggiungere nuovi mercati con creatività e creando una filosofia positiva all’interno del team. È un ecosistema che sta crescendo bene ma ci vuole molta sinergia tra gli attori”.

Iris Cordoba - general manager del Global Sports Innovation Center (GSIC) gestito da Microsoft, un'iniziativa di collaborazione tra il settore pubblico, privato e accademico, spiega che non contano solamente gli investimenti quanto il network e l’incontro tra grandi compagnie e start up, per convogliare unità di intenti e azioni”.

Ad offrire un quadro generale sul sistema globale dello sport ci ha pensato Benjamin Penkert - fondatore di SportsTechX - focus europeo per startup e imprese innovative, investitori, programmi accelerazione e incubazione, eventi e iniziative. “Sono 1.400 le startup sport tech in Europa, un numero in crescita così come gli investimenti in questo settore. Il 52% di queste opera su attività e performance, la restante parte di divide equamente tra management e fun.  Soluzioni contenuti, fitness e E-sports sono comunque i settori più di tendenza e si nota ancora un grande gap tra Stati Uniti ed Europa”.

 

 

 

http://www.investintrentino.it/sporttechdistrict

 

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