Martedì, 13 Giugno 2023 - 19:57 Comunicato 1820

Questo pomeriggio l’assessore Spinelli ha analizzato la situazione economica della provincia nell’incontro organizzato dalla Banca d’Italia
Economia in salute anche per le politiche provinciali messe in campo

L’economia provinciale ha subito un duro colpo durante il periodo di pandemia, in particolare a soffrire è stato il turismo, ma ha saputo riprendersi grazie anche alle politiche messe in atto dalla Provincia con gli incentivi alle assunzioni a tempo indeterminato anche a favore di giovani e donne e lo scorso anno il tasso di crescita del Pil provinciale ha superato quello nazionale. Questo è quanto emerso dal rapporto “L’economia delle Province autonome di Trento e di Bolzano” a cura della Banca d’Italia e presentato questo pomeriggio all’Itas Forum.
Nella foto Maurizio Silvi, Achille Spinelli, Michele Cascarano, Andrea Locatelli, Francesca Modena [ Archivio Ufficio Stampa PAT]

Questo appuntamento – ha affermato l’assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli  – e i dati che emergono dall’analisi, sono molto importanti per noi decisori pubblici al fine di impostare politiche adeguate, utili allo sviluppo della nostra collettività, a sostegno della nostra economia e in definitiva al progresso delle nostre realtà. Questo documento è una fotografia del nostro territorio, ne analizza punti di forza e debolezza dopo la fine dalla pandemia che ha colpito pesantemente l’economia, la società e il turismo che ha pagato un prezzo rilevante. Il nostro territorio ha fatto vedere notevoli capacità di ripresa nella fase successiva al periodo Covid-19, mostrandosi aperto verso l’esterno. È questo il Trentino per cui lavoriamo: connesso, attrattivo, competitivo, protagonista nei fatti e nelle idee, come abbiamo visto nella recente edizione del Festival dell’Economia di Trento che si è posta ancora una volta all’avanguardia nell’ambito del confronto internazionale. L’analisi tiene conto anche delle politiche di incentivo alle assunzioni a tempo indeterminato, politiche di qualità del lavoro da noi attivate nel 2021 che hanno dato gli esiti sperati. Nel periodo d’emergenza la Provincia ha riconosciuto contributi pari a 4mila euro (6mila in caso di giovani o donne) per ogni assunzione a tempo indeterminato e per ogni trasformazione di contratto di lavoro da termine a stabile effettuata da datori di lavoro con aziende ubicate in Trentino. Sono state finanziate oltre 3mila domande per un importo di spesa di quasi 15 milioni di euro.  Risultati, questi che premiano una scelta in quel momento economicamente impegnativa che ha avvantaggiato le assunzioni giovanili e femminili. Un impegno che la Provincia ha consolidato dopo il Covid con strumenti e risultati importanti. Ricordo che arriveranno risorse dal Pnrr e dal Pnc, risorse che possono essere l’incentivo per per un’ulteriore crescita e sviluppo del Pil  sul nostro territorio. Tutti elementi che ci danno fiducia, ma noi restiamo con i piedi per terra con responsabilità, prestando massima attenzione alle risorse finanziarie, alla generazione di risorse sul territorio e al loro utilizzo a favore della collettività”. 

A seguito delle parole del capo della filiale di Trento della Banca d’Italia Maurizio Silvi, la presentazione del documento ha fatto emergere le capacità importanti di ripresa del Trentino nella fase successiva alla pandemia, e come il settore del turismo e dei servizi all’accoglienza abbia una fetta sempre più rilevante. E pure la Provincia, con le sue politiche si adopera per un Trentino aperto verso l’esterno, ai turisti d’estate, d’inverno e ormai in una stagione che si allunga in tutto il periodo dell’anno. Ma la Provincia guarda anche alle imprese, all’innovazione, ai talenti, alle professionalità, ai progetti di crescita degli istituti di ricerca e dell’università. Un impegno, non solo della Provincia, ma di tutti gli enti territoriali locali, che trova riscontro nei volumi di spesa mobilitati dagli stessi, che lo scorso anno risultano pari a circa 5 miliardi di euro. Le buone prestazioni del sistema economico trovano supporto anche nei numeri: le stime evidenziano per il 2022 un tasso di crescita del Pil provinciale del 4,1%, una stima superiore di 4 decimi di punto rispetto alla crescita italiana. Incremento che ha consentito di superare il valore del Pil provinciale che si registrava nel periodo pre-pandemico.

(pt)


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